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Scontro totale tra Grillo e Giuseppe Conte nel M5s, il comico: "Lui è il mago di Oz, si fondi un suo partito"

Beppe Grillo si scaglia contro Giuseppe Conte e lo invita a fondare un suo partito: scontro totale nel M5s

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Non si placa la faida intestina al M5s. Beppe Grillo, nelle scorse ore, tramite il suo blog, ha attaccato nuovamente il leader del Movimento, Giuseppe Conte, arrivando a rivendicare il “diritto all’estinzione” della creatura politica da lui fondata, invitando l’ex premier a crearsi un suo partito.

Beppe Grillo: “Conte mago di Oz”

Grillo ha iniziato il suo intervento riferendosi all’organizzazione dell’assemblea costituente del M5s, che dovrebbe tenersi tra circa un mese. In particolare si è lamentato sostenendo di essere stato lasciato da parte.

“Ho fatto 4,5 domande – ha scritto il fondatore del M5s -, la risposta è stata data da un notaio nominato, non l’innominato, il nominato notaio è venuto fuori con un video, dicendo che io non conto nulla, perché l’Assemblea sarà quella, perché nello statuto la mia figura di garante non conta nulla”.

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E ancora: “Cioè lo statuto, che l’ha fatto il mago di Oz (riferendosi a Giuseppe Conte, ndr), e non l’ho fatto io! Se lo leggete, basta leggerlo, vedi i capitoli: il Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente il garante, il Presidente. Ecco, allora se vogliamo essere sobri e anche un po’ intelligenti, si capisce benissimo che c’è qualcosa che non quadra”.

Grillo ha poi spostato il focus sulle elezioni imminenti in Liguria ed Emilia Romagna: “Ma i candidati che appoggiano questo movimento progressista di sinistra… Così, ma chi li ha votati? C’è stata una votazione dal basso? Questa sarebbe la democrazia dal basso? No, sono stati catapultati dall’alto, messi lì, i soliti giochi della vecchia politica. Non c’è democrazia dal basso, è una bassa democrazia”.

Grillo invita Conte a fondare un suo partito

“Comunque – ha proseguito il comico – tutto per dirvi che io non voglio assolutamente fare casino o meno, io rivendico, da creatore del Movimento, il mio diritto all’estinzione del Movimento. Io quando vedo questa bandiera dei 5 Stelle, con davanti il mago di Oz, che parla di democrazia diretta, mi viene un buco nello stomaco”.

Quindi l’invito a Conte di fondarsi un suo partito: “Quindi, va benissimo, dobbiamo essere persone civili, lui si può fare il suo bel partito, si può fare il suo manifesto con la sua faccia bella, simpatica, sincera, con scritto, Oz e i suoi 22 mandati, può arrivare all’8%, e poi magari se va da Fassino e si fa fare una profezia può arrivare anche al 15%”.

Sempre Grillo: “Quindi io accampo questo diritto all’estinzione perché non c’è più, lo sappiamo tutti, il Movimento non c’è più, è evaporato. Poi magari questa evaporazione si trasforma in una tromba d’aria, in un ciclone. Qualcosa, non lo so. So solo che è compostabile, il Movimento non è biodegradabile, è compostabile, contiene ancora l’humus. Gli zuccheri, le proteine ci sono ancora dentro, è molto moderno. Io sono vecchio, posso essere passato di moda, però dentro ci sono ancora delle idee meravigliose“.

Il nodo sul contratto di 300mila euro di Grillo

Il contrasto tra Grillo e Conte ha raggiunto il culmine pochi giorni fa, quando il leader di M5s ha annunciato di volere stracciare il contratto da 300.000 euro che viene riservato al comico genovese in qualità di consulente per la comunicazione.

Fonte foto: ANSA

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