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Scontri tra studenti e polizia a Roma al corteo pro Palestina: uova contro gli agenti, tensione altissima

Un corteo di studenti che manifestavano in supporto alla Palestina si è scontrato con la polizia a Roma

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Tensione a Roma. Un presidio di studenti che supportano la causa palestinese si è trasformato in un corteo, violando quanto concordato con la questura e si è scontrato con un cordone di poliziotti. I ragazzi hanno tirato uova e fumogeni contro gli agenti.

Gli scontri con la polizia

Nel pomeriggio di venerdì un gruppo di studenti è partito in corteo da un presidio in favore della Palestina organizzato nel quartiere Esquilino da varie associazioni umanitarie e movimenti palestinesi.

Si tratterebbe, secondo le prime ricostruzioni, di universitari de La Sapienza e di altre università, oltre ad alcuni liceali, che avrebbero tentato di forzare il cordone creato dalla polizia per fermare il corteo non autorizzato.

I manifestanti, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ‘ANSA’, hanno inizialmente lanciato uova e fumogeni in direzione degli agenti. In un successivo momento la polizia e i ragazzi sono venuti in contatto. Ne sono scaturiti attimi di violenza, con manganellate verso gli studenti che cercavano di forzare il cordone.

Il corteo di Roma

La manifestazione che si è scontrata con la polizia è partita alle 16:15 e ha visto partecipare sia studenti delle università che liceali. Coinvolti anche alcuni collettivi, tra cui Cambiare Rotta e il gruppo Osa.

Invece di restare in via Liburni come previsto, i ragazzi hanno deviato in via dei Frentani, dove la polizia li ha bloccati. Per un’ora, punteggiata da momenti di tensione, il corteo è rimasto bloccato finché non è stato raggiunto un accordo.

La polizia ha spostato le camionette che bloccavano le vie di fuga e ha permesso agli studenti di defluire in piazzale Aldo moro.

Cos’è il “venerdì della rabbia”

Venerdì 13 ottobre è stato chiamato da Hamas “il venerdì della rabbia”. Durante questa giornata, in molti Paesi del mondo a partire dai territori palestinesi della Cisgiordania, ci saranno manifestazioni contro i bombardamenti della Striscia di Gaza da parte di Israele.

La Francia ha proibito ogni tipo di manifestazione in favore della Palestina per tutta la giornata, mentre in altri Paesi europei, tra cui anche l’Italia, i servizi segreti sono in stato di massima allerta.

Proprio in Francia si è verificato un accoltellamento nella città di Arras, in un liceo, dove un uomo avrebbe ucciso un insegnante gridando “Allah Akbar” e ferito altre due persone.

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