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Scomparsa di Sara Pedri, la decisione dell'ospedale sul primario

Nuovi elementi nel caso di Sara Pedri, la ginecologa scomparsa nel nulla in Trentino nel marzo scorso

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Mentre vanno avanti le indagini sulla scomparsa di Sara Pedri, la ginecologa forlivese di 32 anni di cui non si sa più nulla dal 4 marzo scorso, emergono novità dall’ospedale di Trento. Si è infatti chiusa l’istruttoria sui presunti casi di mobbing e maltrattamenti nel reparto di ginecologia dove la donna lavorava.

Secondo quanto riporta Repubblica, la commissione dell’azienda ospedaliera ha deciso di licenziare l’ex primario di ginecologia Saverio Tateo, trasferito in un’altra struttura allo scoppio del caso, come anche la sua vice Liliana Mereu.

Tateo e la sua vice, secondo gli investigatori che indagano sul caso, avrebbero instaurato un regime di ‘terrore’ nel reparto. I carabinieri dei Nas hanno confermato che, oltre alla ginecologa scomparsa, altri tredici tra medici e infermieri avrebbero subito “comportamenti non professionali”, demansionamenti e insulti a partire dal 2018.

Nell’informativa inviata alla procura, i militari chiedono di iscrivere i due dirigenti nel registro degli indagati, con l’ipotesi di reato di maltrattamenti.

Il legale di Tateo, Vincenzo Ferrante, al quotidiano L’Adige ha dichiarato che “alle contestazioni mosse al dottor Tateo abbiamo risposto punto per punto depositando un’ampia documentazione che dimostra la piena legittimità delle decisioni prese nella gestione dell’Unità operativa. Mi verrebbe da dire che in questa vicenda il perseguitato è Tateo”.

Sara Pedri era scomparsa nel nulla il 4 marzo scorso, il giorno dopo essersi dimessa dal suo incarico all’ospedale Santa Chiara. L’ipotesi è che si sia tolta la vita a causa del clima di terrore e umiliazioni in cui viveva da mesi.

Fonte foto: ANSA

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