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SCIOPERI

Sciopero benzinai confermato, ma ridotto da 60 a 48 ore: fino a quando sarà possibile fare rifornimento

Fegica annuncia la riduzione di 12 ore dello sciopero in programma per il 25 e 26 gennaio in segno di protesta contro le accuse ricevute dai benzinai per i rincari

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Lo sciopero è confermato“, affermano le organizzazioni dei gestori Faib, Fegica, Figisc-Anisa nella conferenza stampa di giovedì 19 gennaio, al termine dell’incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. I benzinai hanno annunciato la volontà di ridurre le ore di sciopero in programma per il 25 e il 26 gennaio. Come spiegato da Fegica, una delle sigle che rappresenta i benzinai, le ore di sciopero passeranno da 60 a 48. Il nuovo orario dello sciopero, dunque, attualmente è fissato dalle 19 di martedì 24 gennaio alle 19 di giovedì 26 gennaio 2023.

Lo sciopero benzinai ridotto da 60 a 48 ore

L’organizzazione dei benzinai Fegica, tramite una nota, ha preso atto “con soddisfazione della dichiarazione di legittimità, riferita alla proclamazione di sciopero nazionale della categoria, ricevuta dalla Commissione di Garanzia per lo sciopero nei pubblici servizi essenziali”.

Nella stessa nota si comunica che, “con senso di responsabilità e con la volontà di limitare ogni disagio per i cittadini/consumatori, annuncia formalmente di ridurre da 60 a 48 ore la durata dello sciopero già proclamato”.

I motivi dello sciopero dei benzinai

Lo sciopero dei benzinai è stato proclamato nei giorni scorsi per protestare contro alcuni aspetti del decreto trasparenza introdotto dal governo in seguito ai rincari delle ultime settimane.

Nel dettaglio, la volontà delle organizzazioni che hanno proclamato lo sciopero è quella di “porre fine a questa ‘ondata di fango’ contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità”.

Oltre allo Sciopero Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio hanno annunciato un presidio sotto Montecitorio e l’avvio di una campagna di controinformazione sugli impianti. Nella giornata di giovedì 19 gennaio è in programma un nuovo incontro tra i rappresentanti dei benzinai ed esponenti del governo e non è escluso che l’orario dello sciopero dei benzinai possa essere nuovamente rivisto.

Una stazione di rifornimento

Il Codacons sullo sciopero dei benzinai: riduzione è una presa in giro

L’annuncio della riduzione di 12 ore dello sciopero dei benzinai è stato commentato come “una presa per i fondelli” dal Codacons.

“I benzinai farebbero bene a revocare del tutto lo sciopero, perché un taglio di poche ore alla protesta rappresenta una presa in giro a danno dei cittadini”, ha detto il presidente Carlo Rienzi.

“Uno sciopero non solo inutile, ma anche dannoso per la collettività, che arrecherà disagi ai consumatori, già colpiti dagli aumenti dei prezzi dei carburanti alla pompa”, ha proseguito. Infine, sempre dal presidente del Codacons, l’appello a cercare di trovare una soluzione con tutte le parti coinvolte accorciando la filiera ed eliminando le speculazioni.

Fonte foto: ANSA

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