Sara Giudice e Nello Trocchia e le accuse di violenza sessuale archiviate: ora potrebbero querelare la collega
Nello Trocchia e la moglie Sara Giudice non hanno commesso abusi contro la collega giornalista che li aveva accusati: il caso è stato archiviato
La giudice per le indagini preliminari di Roma ha accettato la richiesta di archiviazione dell’accusa di abusi contro i giornalisti Nello Trocchia e Sara Giudice. I due erano stati denunciati da una collega per un bacio avvenuto in un taxi a seguito di una festa. La stessa procura non riteneva però che ci fossero gli elementi per procedere.
- Archiviato il caso contro Giudice e Trocchia
- Il bacio dopo la festa e le accuse
- La richiesta della procura
Archiviato il caso contro Giudice e Trocchia
Non c’è stato nulla di illegale nel comportamento tenuto di giornalisti Nello Trocchia e Sara Giudice nel febbraio del 2023, quando i due avevano baciato dopo una festa una collega mentre condividevano un taxi.
La giudice per le indagini preliminari di Roma Maria Gaspari ha accettato la richiesta di archiviazione della pubblico ministero Barbara Trotta, che non riteneva ci fossero gli elementi per procedere.
Non ci sarebbero stati quindi né violenza né inganno, due elementi fondamentali per definire l’abuso sessuale, da parte dei due giornalisti nei confronti della loro collega, rimasta anonima.
Il bacio dopo la festa e le accuse
I fatti contestati a Giudice e Trocchia risalgono al febbraio del 2023. Una giornalista stava partecipando con i due, marito e moglie, e altri colleghi a una festa a Roma. L’accusatrice racconta di aver bevuto un drink che l’avrebbe fatta sentire “confusa”.
Dopo la festa avrebbe cominciato a scambiarsi effusioni fuori dal locale con Giudice, proseguite poi insieme a Trocchia quando i tre hanno preso un taxi per tornare alle rispettive case.
L’accusa della donna era quindi quella di essere stata drogata dai due giornalisti, che avrebbero poi abusato di lei. La gip e la stessa accusa hanno però rifiutato questa versione.
La richiesta della procura
A spiegare il motivo della richiesta di archiviazione poi accettata dalla gip è stata la stessa pubblico ministero che guidava l’accusa contro Trocchia e Giudice.
Secondo il magistrato, nulla nel comportamento della presunta vittima faceva ritenere che ci fosse stata violenza o inganno in quanto accaduto.
“Non si può poi trascurare il lungo litigio avuto dalla donna con il suo compagno durante la notte. Una circostanza che sicuramente ha inciso sulla rilettura da parte della stessa la mattina successiva, di quanto accaduto con i due accusati” ha pio aggiunto la pm.