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Rosario Gisana vescovo di Piazza Armerina e la pedofilia nella Chiesa: indagato per aver coperto un prete

Il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana è indagato: avrebbe coperto un caso di pedofilia. Dovrà chiarire la sua posizione entro 30 giorni

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Per il vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, le vicende giudiziarie proseguono: l’alto prelato è attualmente indagato. L’accusa a lui rivolta riguarda la falsa testimonianza nel caso che ha coinvolto il prete Giuseppe Rugolo, a sua volta accusato e, successivamente, condannato, per atti di pedofilia. Gisana avrà trenta giorni di tempo per fornire eventuali chiarimenti o richiedere un interrogatorio spontaneo.

Rosario Gisana accusato di falsa testimonianza

L’indagine che vede coinvolto il vescovo di Piazza Armerina è stata chiusa. Con un provvedimento, la Procura di Enna ha infatti disposto la chiusura ufficiale.

Ma la vicenda, per Rosario Gisana e per il suo vicario generale, il parroco Vincenzo Murgano, è tutt’altro che conclusa.

Rosario Gisana vescovo Piazza Armerina pedofiliaFonte foto: ANSA

Il vescovo durante un incontro con alcuni operai nel 2016

La Procura ha intenzione di fare chiarezza e, per il vescovo, è il momento dell’interrogatorio: Gisana, insieme al suo collaboratore, avrà trenta giorni per eventuali deposizioni o per richiedere spontaneamente di essere interrogato.

L’accusa nei confronti del vescovo è quella di falsa testimonianza.

Il coinvolgimento del vescovo di Piazza Armerina

In dettaglio, secondo l’accusa, il vescovo Rosario Gisana avrebbe tentato di insabbiare un caso di pedofilia ai danni di un giovane.

Coinvolto in prima persona don Giuseppe Rugolo, il prete che è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per la pedofilia.

A coinvolgere, tra gli indagati, anche il vescovo di Piazza Armerina, è stata un’intercettazione telefonica con don Rugolo.

Le parole pronunciate nell’intercettazione sono chiare: lo stesso vescovo dichiara di essere coinvolto per aver insabbiato il caso di pedofilia.

Il tentativo di insabbiamento del caso di pedofilia

Nonostante l’intercettazione, e anche se i cittadini chiedono a gran voce le dimissioni del vescovo, Gisana continua a proclamarsi innocente ed estraneo ai fatti.

In ogni caso, lo scorso marzo, il tribunale ha condannato don Rugolo, accusato di tentata violenza sessuale ai danni di un giovane, oggi 30enne, che aveva sporto denuncia nel 2020.

Il ragazzo ha deciso di denunciare dopo dodici anni dagli eventi e dopo aver cercato un primo aiuto da parte della Chiesa.

Secondo il racconto del giovane, nel 2018 la questione era già stata portata all’attenzione di Rosario Gisana.

Il vescovo di Piazza Armerina, però, avrebbe cercato di risolvere la situazione offrendo 25.000 euro alla famiglia. Questi soldi il giovane abusato non li ha mai ottenuti: aveva richiesto al vescovo di inserire, come causale del bonifico, “risarcimento danni”.

Per questo, il risarcimento promesso non è mai arrivato.

rosario-gisana-vescovo-piazza-armerina-pedofilia Fonte foto: IPA
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