San Donà di Piave, 15enne promessa del rugby muore dopo un malore: l'appello della madre dopo le accuse no vax
Giorgio Conte, promessa del rugby, è morto dopo aver accusato un malore giovedì: la mamma lancia l'appello dopo le accuse no vax
Tragedia a San Donà di Piave, in provincia di Treviso, dove un 15enne ha perso la vita dopo aver combattuto per giorni a seguito di un malore. Giorgio Conte, promessa del rugby della squadra locale, aveva accusato un forte mal di testa e, dopo giorni di agonia, è deceduto in ospedale.
- Morta giovane promessa del rugby
- Le accuse via social e lo sfogo della mamma
- Il dolore della comunità trevigiana
Morta giovane promessa del rugby
Il forte dolore alla testa aveva preoccupato i genitori del 15enne che, senza pensarci due volte, avevano deciso di portarlo in ospedale. Arrivato in struttura e rimandato a casa dopo l’esito negativo della tac, le condizioni di Giorgio sono precipitate.
Il ragazzo, racconta il Corriere del Veneto, è svenuto ed è stato ricoverato a San Donà, poi le condizioni sono precipitate e i medici hanno deciso di richiedere il trasferimento a Padova.
Nel giro di una settimana il giovane rugbista, che proprio qualche giorno prima era sceso in campo contro il Bassano del Grappa, ha lottato a denti stretti, ma non è servito a nulla. Nelle scorse ore il tragico epilogo, col decesso che ha lasciato la comunità sotto choc.
Le accuse via social e lo sfogo della mamma
Descritto come umile, serio e sempre disponibile, Giorgio Conte sembra non soffrisse di alcuna patologia e la sua morte ha lasciato tutti sgomenti. Grande sportivo sempre tenuto sotto controllo per scendere in campo nel massimo della condizioni fisica, il 15enne non aveva mai avuto degli episodi come quello che gli è stato purtroppo fatale.
Sui social non sono mancati i commenti di alcuni no vax che hanno scritto che a causare il decesso del giovano potrebbero essere stati i vaccini. La madre Eleonora ha deciso allora di lanciare un appello: “Chiediamo soltanto si metta un freno ai commenti online, siamo sommersi da messaggi poco rispettosi da parte di alcuni no-vax: speriamo possano sostenerci evitando di complicare una situazione già difficile”.
Il dolore della comunità trevigiana
Nei prossimi giorni si cercheranno di accertare le cause del decesso del 15enne, ma intanto la famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi.
Intanto la comunità si è stretta attorno alla famiglia del giovane rugbista. L’associazione sportiva del Rugby San Donà, tramite i social, ha mandato un messaggio di cordoglio e il presidente sella società lo ha ricordato: “Era salito di categoria, era bravissimo e negli ultimi tempi era felicissimo di essere stato convocato nella selezione del Triveneto. Il 20 dicembre avrebbe avuto il primo allenamento con loro”.