Salvini verso la crisi di governo: il piano per far cadere Conte
Matteo Salvini, a un anno dal Papeete, sarebbe pronto a scatenare una nuova crisi di governo per tornare a Palazzo Chigi al posto di Conte
È passato un anno dalla conferenza stampa di Matteo Salvini dal Papeete di Milano Marittima, primo passo della crisi di governo che ha portato l’esecutivo gialloverde alla caduta. Il leader della Lega, secondo l’ipotesi lanciata dal Corriere della Sera, sarebbe pronto ora a “rientrare a Palazzo Chigi dal portone principale”. A spianare la strada verso una nuova vittoria del Carroccio, potrebbe servire una strategia sempre più antieuropeista nella discussione sul Mes, e l’acquisto dei senatori delusi pentastellati.
Lo stesso Matteo Salvini ha definito “ingressi di valore” i cambi di casacca dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. Saranno indispensabili per poter sfiduciare il Governo quando verrà ufficializzato il terzo scostamento di bilancio.
Il piano per innescare una nuova crisi di governo sarebbe stato accolto con scetticismo dagli alleati della Lega, ma la garanzia di far rieleggere lo stesso numero di parlamentari azzurri avrebbe convinto Forza Italia a dare man forte a Matteo Salvini. Il leader del Carroccio, riporta il Corriere della Sera, potrebbe infatti spingere gli italiani ad andare alle urne prima del taglio dei parlamentari. E per le elezioni regionali avrebbe pattuito di supportare i candidati azzurri e di Fratelli d’Italia in cambio dei numeri in Aula per sfiduciare Giuseppe Conte.
L’unica difficoltà per Matteo Salvini verrebbe rappresentata dal Pd, che accelerando sulla riforma elettorale potrebbe proteggere l’attuale legislatura e costringere Sergio Mattarella a intervenire.
Tuttavia l’approvazione al referendum di settembre del taglio dei parlamentari renderebbe illegittimo il Parlamento agli occhi degli italiani. Magari a fronte di una vittoria del centrodestra nelle consultazioni per le Regioni, che evidenzierebbe numeri ben diversi da quelli delle Aule, con una maggioranza invertita e Pd e M5s nel ruolo dei perdenti.
Di fronte allo scioglimento delle Camere l’attuale coalizione di Governo non sarebbe spaventata dalla possibilità della caduta di Giuseppe Conte. Pur di evitare un nuovo esecutivo a trazione sovranista e numeri forti in Parlamento, capace di effettuare riforme costituzionali, M5s e Pd potrebbero trovare un nuovo accordo.
Per Matteo Salvini, viene ipotizzato sul Corriere della Sera, sfumerebbe così il triplete. Rendendo necessario un piano più articolato e di più ampio respiro rispetto alla semplice crisi di governo.