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Mes, Zingaretti avverte governo e alleati: "Basta tergiversare"

Il leader del Pd ha spiegato che con il Mes si possono avere "risorse mai viste prima" da spendere per innovare il sistema sanitario nazionale

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Il Mes è stato criticato e combattuto da molti, ma ora è uno strumento finanziario totalmente diverso da quello del passato. Le destre sono abituate a cavalcare i problemi e non a trovare soluzioni per risolverli. Chi sta governando l’Italia ha il compito opposto”. Lo scrive il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, in un intervento sul Corriere della Sera, invitando governo e alleati a non “tergiversare”.

“La danza immobile delle parole, slogan, furbizie lasciamoli alle destre, noi anche nel nostro partito dedichiamoci a dare risposte alle persone e ricostruire l’Italia uniti”.

Questi mesi – rileva Zingaretti – ci hanno mostrato quanto sia fondamentale investire nei sistemi sanitari e nelle scienze della vita per poter garantire il diritto a cure di qualità. È evidente la necessità di promuovere il potenziamento e l’ammodernamento del nostro sistema sanitario”.

“La Sanità è stata capace di uno sforzo immane. Ora però è il tempo di un salto nel futuro e di costruire un nuovo modello“, perché “l’attuale sistema di cura e presa in carico ha mostrato tutti i suoi limiti”, evidenzia il leader Dem.

Con il Meccanismo europeo di stabilità “oggi possiamo avere le risorse mai viste prima per fare quei grandi investimenti che ci permetteranno di migliorare la qualità dell’assistenza e della cura delle persone e, insieme, anche di dare un concreto impulso alla ripresa economica”.

“Bisogna avere coraggio, visione e concretezza, anche per far uscire la discussione sul Mes dall’attuale confronto ancorato al passato e concentrarlo invece sulle opportunità e le cose possibili da fare per il bene comune”, spiega Zingaretti.

Il segretario del Pd elenca poi dieci grandi filoni su cui puntare per far ripartire il Paese: “Investire nella ricerca; rivoluzionare e digitalizzare il settore sanitario; dare più centralità a medicina territoriale e distretti; dare più forza alla medicina di base; riformare i servizi per anziani e malati cronici, rivisitando il funzionamento delle Rsa; modernizzare e adeguare gli ospedali; aumentare gli investimenti nel personale sanitario; garantire l’accesso alle terapie; ampliare le borse di studio; aumentare i posti finanziati per gli specializzandi”.

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