Salvini assolto nel processo Open Arms, lacrime e abbraccio alla fidanzata Francesca Verdini
Subito dopo essere stato assolto nella sentenza sul processo Open Arms, Matteo Salvini ha cercato l'abbraccio della fidanzata in lacrime Francesca Verdini
Grosso sospiro di sollievo per il vicepremier Matteo Salvini dopo aver ricevuto l’assoluzione nel processo Open Arms, per il quale avrebbe potuto rischiare una pena fino a sei anni. Alla lettura della sentenza il leader della Lega ha esultato guardandosi intorno per l’aula bunker di Palermo alla ricerca della fidanzata Francesca Verdini.
La sentenza
Dopo otto ore di camera di consiglio il tribunale di Palermo ha pronunciato l’attesa sentenza, assolvendo Matteo Salvini perché “il fatto non sussiste” sulla vicenda della nave della ong spagnola Open Arms, risalente all’agosto del 2019.
La procura aveva accusato l’allora ministro dell’Interno di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco dei 147 migranti a bordo dell’imbarcazione dell’associazione umanitaria.
L’abbraccio tra Matteo Salvini e Francesca Verdini
Ascoltata la sentenza, Matteo Salvini ha stretto i pugni in segno di vittoria, cominciando ad abbracciare chiunque gli capitasse a tiro, tra gli applausi e i cori acclamanti degli esponenti del Carroccio.
“Siete stati tutti bravi”, ha detto a caldo Salvini, mentre Francesca Verdini lo raggiungeva in lacrime per abbracciarlo.
All’inizio della giornata, la fidanzata, figlia dell’ex senatore di Forza Italia Denis Verdini, aveva dedicato al compagno un post su Instagram, con una foto dei due abbracciati.
“Sei la persona più buona e coraggiosa che io abbia mai incontrato. Sei leale al punto da essere sempre pronto a rimetterci, perché non te ne frega niente di rimetterci” ha scritto Francesca Verdini, incitando Matteo Salvini a tenere duro: “Sono al tuo fianco” le sue parole.
Le parole di Giulia Bongiorno
Commozione in aula anche per l’avvocato Giulia Bongiorno, che ha poi sottolineato l'”assoluzione piena” della sentenza.
“Voglio chiarire in maniera confutabile che non si tratta di un’assoluzione con qualche ma, qualche se o con qualche però – ha dichiarato l’avvocato – C’era chi parlava di una sentenza megagalattica, di uno sfregio, di una sentenza con qualche derubricazione. No, una sentenza con una grandissima assoluzione“.