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CRONACA ESTERA

Salvato lo speleologo americano bloccato nella grotta in Turchia: Mark Dickey ha rivisto la luce dopo 9 giorni

È stato tratto in salvo Mark Dickey, lo speleologo americano rimasto bloccato nella grotta della Morca in Turchia. Sta bene e ringrazia i soccorsi

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Mark Dickey, speleologo americano rimasto bloccato da 9 giorni in una grotta, è stato tratto in salvo. Il ricercatore stava esplorando una grotta nel Sud-est della Turchia quando si è sentito male (emorragia gastrointestinale) e non è stato in grado di uscire dalla grotta. L’allarme per il salvataggio ha coinvolto diverse squadre di esperti speleologi di tutti il mondo, tra cui 46 appartenenti al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico italiano.

500 ore in una grotta

Lo speleologo americano Mark Dickey è rimasto bloccato nella grotta della catena montuosa del Tauro per 500 ore (9 giorni) prima di essere tratto in salvo martedì 12 settembre alle ore 0:35. L’esperto faceva parte di una missione esplorativa nella grotta della Morca, quando si è sentito male.

L’emorragia gastrointestinale lo ha indebolito, fin da subito, troppo per poter risalire in superficie e dopo diversi giorni le sue condizioni non sono migliorate. L’intervento dei soccorsi è stato immediato e decisivo, per quanto lungo e complesso.

I soccorsi da tutto il mondo

All’arrivo della richiesta di soccorso tramite video, il governo Turco è intervenuto con rapidità. Lo stesso Dickey ha commentato che senza il tempestivo invio delle medicine necessarie non sarebbe riuscito a sopravvivere.

I soccorsi hanno coinvolto oltre 200 persone, tra compagni di esplorazione, medici ed esperti nel soccorso alpino e speleologico, come la squadra del Corpo Nazionale di Soccorso. Le operazioni sono state complesse, si legge nella nota di CNSAS, con pochi precedenti di successo, ma alla fine tutto è andato per il meglio.

La grotta della Morca

Mark Dickey è un esperto speleologo con alle spalle esplorazioni di 20 diversi siti negli Stati Uniti e 10 all’estero. Lui stesso è un istruttore presso la National Cave Rescue Commission da 10 anni e ha fondato un’organizzazione no-profit per speleologi, la Caving Academy.

L’esperienza è stata però soverchiata dalla difficile formazione della grotta della Morca, composta da ripidi pozzi verticali, fosse profonde e passaggi stretti. Anche le temperature sono basse e umide, intorno ai 4 gradi Celsius (39 Fahrenheit). A tutte queste complessità si è aggiunta la condizione fisica grave di Dickey, ovvero la debilitante emorragia gastrointestinale.

Fonte foto: ANSA

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