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Salame Villani ritirato dai supermercati: scatta l'allerta per possibile presenza di salmonella e listeria

Il Ministero della Salute ha richiamato un lotto di salame dai supermercati italiani: si parla di rischio microbiologico, cosa vuol dire

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Rischio microbiologico. Il salame del marchio Villani è stato richiamato per la possibile presenza di salmonella e listeria. Si tratta di un salume venduto sfuso, da 170 grammi. Il richiamo è stato disposto dal Ministero della Salute, il 13 maggio. Ecco cosa fare se avete acquistato il prodotto.

Motivo del richiamo del salame Villani

Il salame Villani è ritenuto “non conforme ai requisiti di sicurezza alimentare” per “possibile presenza di salmonella e listeria monocytogenes“.

Il lotto di produzione coinvolto è il 240222 del 26 gennaio 2022. Il marchio di identificazione dello stabilimento/del produttore è CE IT 68 L.

La sede dello stabilimento è via Zanasi 24, Castelnuovo Rangone, provincia di Modena.

Cosa fare se si è acquistato il salame Villani

Il prodotto non deve essere consumato.

Pesa 17o grammi, è venduto sfuso: il lotto del cartone è 1326212.

La data di scadenza è il 15 luglio 2022.

Quali sono i rischi della salmonella

Secondo quanto riportato dal sito dell’Humanitas,  la salmonella è un patogeno che può contaminare le uova e che può contaminare per contatto anche utensili o altri cibi.

Nella maggioranza dei casi, la salmonellosi è un’infezione che si “autolimita” e si risolve in pochi giorni.

Durante le fasi acute di infezione da Salmonella è consigliabile bere molta acqua a temperatura ambiente.

Inoltre è raccomandata una dieta in bianco: cibi non conditi con sughi, senza frutta e verdura almeno fino a che non scompare la dissenteria.

Evitare latte, creme e dolci.

Quali sono i rischi della listeria

L’infezione da listeria, anche detta listeriosi, è una tossinfezione alimentare che prende il nome dal batterio che ne è la causa, il Listeria monocytogenes.

Si trova nel terreno e nell’acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure. Molti animali possono venire infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti.

Tra i sintomi: febbre, nausea, diarrea e dolori muscolari, ma anche emicranie, confusione, irrigidimento del collo e perdita dell’equilibrio.

Trattandosi di un’infezione di origine batterica, il trattamento della listeria si basa su una terapia antibiotica (anche per i bambini): la cura somministrata precocemente a donne incinte può prevenire la trasmissione della malattia al feto.

Fonte foto: 123RF

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