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CRONACA ESTERA

Russia multa Google per 20 decilioni di dollari, la cifra è superiore al denaro che circola oggi nel mondo

Un tribunale in Russia ha condannato Google a pagare una multa impossibile: sono più soldi di quanti ne circolino nel mondo

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

20 decilioni di dollari, cioè 20 con 33 zeri. Questa la quantità di dollari che un tribunale di Mosca ha condannato Google a pagare per via della rimozione di alcuni canali russi da YouTube. È più di tutto il denaro in circolazione nel mondo.

La Russia condanna Google: 20 decilioni di dollari di multa

Un tribunale di Mosca ha condannato Google a pagare una multa da 20 trilioni di trilioni di dollari. Si tratta di 20 con 33 zeri, una cifra che supera la quantità di denaro in circolazione nel mondo.

La ragione dietro a questa sentenza è la sospensione da YouTube, tra il 2019 e il 2022 di 19 emittenti televisive russe, a causa di vari temi trattati tra cui, a seguito dell’invasione dell’Ucraina, la guerra stessa.

Il tribunale ha aggiunto che Google non potrà operare in territorio russo finché non avrà pagato questa multa. La succursale russa di Google ha già dichiarato fallimento da anni e ha cessato completamente le sue operazioni.

La sentenza del tribunale russo

Il tribunale che ha condannato Google ha anche rilasciato alcune dichiarazioni pubbliche riguardo alla sentenza, motivando la multa:

“Google è stata chiamata da un tribunale russo a rispondere amministrativamente ai sensi dell’articolo 13.41 del Codice dei reati amministrativi per aver rimosso canali sulla piattaforma YouTube. Il tribunale ha ordinato alla società di ripristinare questi canali” si può leggere nel comunicato.

“La sentenza stabilisce inoltre che, se la multa non dovesse essere pagata entro nove mesi, raddoppierebbe ogni giorno successivo, e non c’è limite a questo numero. Google può tornare sul mercato russo solo se rispetta la decisione della corte” ha concluso la corte.

La risposta di Google

Alphabet, la società proprietaria di Google e delle altre aziende legate al gruppo, ha citato quanto accaduto nell’ultima relazione trimestrale, pubblicata alla fine di ottobre:

“Abbiamo questioni legali in corso relative alla Russia. Ad esempio, ci sono state imposte sentenze civili che prevedono sanzioni aggravate in relazione a controversie riguardanti la chiusura di conti, compresi quelli di soggetti sanzionati” ha esordito il comunicato.

“Non crediamo che queste questioni legali in corso avranno un effetto negativo materiale” ha concluso Google, confermando di fatto di non aver intenzione di pagare nemmeno una parte della multa.

Fonte foto: Getty

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