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CRONACA ESTERA

Rudy Giuliani ha dichiarato bancarotta: il legale di Trump deve pagare 148 milioni di dollari per diffamazione

Rudy Giuliani ha dichiarato bancarotta dopo essere stato condannato a pagare 148 milioni di dollari come risarcimento

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Rudy Giuliani in bancarotta. L’ex avvocato di Donald Trump ed ex sindaco di New York ha presentato istanza di fallimento dopo essere stato condannato a pagare 148 milioni di dollari di risarcimento per diffamazione.

L’istanza di fallimento di Rudy Giuliani

Rudy Giuliani, che fu sindaco di New York nel 2001, durante gli attacchi alle Torri Gemelle, e più di recente ha assistito Donald Trump durante la sua presidenza degli USA come avvocato, ha presentato istanza di bancarotta.

Giuliani ha dichiarato di avere debiti tra i 100 e i 500 milioni di dollari, mentre i beni in suo possesso, incluso il denaro contante, non arriverebbero a 10 milioni di dollari.

Rudy Giuliani insieme a Donald Trump

La ragione per cui ha presentato l’istanza di fallimento è la sentenza di una causa intentata da due donne della Georgia nei suoi confronti per diffamazione, nella quale Giuliani è stato condannato a pagare 148 milioni di dollari in risarcimento, circa 136 milioni di euro.

La causa per diffamazione che ha causato la bancarotta

Le due donne che hanno fatto causa a Rudy Giuliani sono alcune delle persone che nel 2020 lavoravano al conteggio dei voti delle elezioni presidenziali vinte da Joe Biden contro l’assistito dell’ex sindaco di New York Donald Trump.

Giuliani le aveva accusate, seguendo quanto detto dallo stesso Trump durante diversi discorsi, di aver manipolato il risultato delle votazioni. Questo secondo la sentenza avrebbe rovinato la reputazione delle due donne.

Rudy Giuliani è stato uno dei primi sostenitori delle false teorie del complotto che Trump e una parte del Partito Repubblicano americano hanno sostenuto, riguardo i brogli durante le elezioni presidenziali del 2020.

Gli altri processi

La bancarotta non è però dell’unico problema che Giuliani dovrà affrontare in tribunale nei prossimi mesi. L’avvocato dovrà infatti difendersi da due accuse molto più pesanti di quella per diffamazione per cui è stato condannato.

La prima è quella che lo vede imputato per molestie sessuali nei confronti di due sue assistenti. La causa è in corso a New York e le accusatrici hanno chiesto un risarcimento di 10 milioni di dollari in totale.

La seconda, e più seria accusa, è quella di aver tentato di sovvertire il risultato elettorale del 2020. Il processo si svolgerà in Georgia e vede imputato anche lo stesso Donald Trump.

Fonte foto: ANSA

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