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Rozzano, fermato il presunto assassino di Manuel Mastrapasqua: il 19enne lo ha ucciso per un paio di cuffie

Fermato il presunto assassino di Manuel Mastrapasqua, ucciso a Rozzano con una coltellata: si tratta di un 19enne, avrebbe già confessato

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Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

Svolta nel caso della morte di Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso nella notte di venerdì 11 ottobre a Rozzano, nel Milanese. I carabinieri hanno fermato il presunto assassino in un controllo ad Alessandria. Si tratta di un 19enne italiano originario del comune lombardo. Il ragazzo avrebbe già confessato.

Dal delitto alla scoperta del killer: svolta nel caso Manuel Mastrapasqua

I carabinieri di Milano lo hanno fermato per l’uccisione del magazziniere 31enne. Secondo le prime ricostruzioni, l’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di un tentativo di rapina.

Il 19enne avrebbe colpito la vittima con una coltellata al costato che gli è stata fatale.

La fermata del tram 15 dove è stato ritrovato senza vita

La fuga e l’arresto: fermato il presunto assassino di Rozzano

Con un’indagine lampo, i carabinieri della squadra Omicidi del Nucleo investigativo di via della Moscova, coordinati dall’aggiunto Bruna Albertini e dal pm Letizia Mocciaro, hanno individuato il presunto assassino a meno di 48 ore dai fatti.

L’omicida si era messo in fuga ed era arrivato fino ad Alessandria. Qui è stato fermato poco prima delle 13 dalla Polfer e qui era arrivato a bordo di un bus partito da Milano.

I primi interrogatori in cui è stato coinvolto sono avvenuti nella serata di sabato 12 ottobre nella caserma di via della Moscova.

Manuel Mastrapasqua ucciso per delle cuffie

Manuel Mastrapasqua sarebbe stato colpito a morte per delle cuffie wireless dal valore di circa 20 euro. È il particolare emerso nella serata di sabato dall’interrogatorio al ragazzo di 19 anni che si è costituito per l’omicidio con intento di rapina.

Durante le perquisizioni, sono stati rinvenuti i pantaloni indossati la sera del delitto, lavati e messi ad asciugare, mentre le cuffie sono state trovate in un cassonetto. L’arresto è avvenuto dopo l’interrogatorio da parte del pm Letizia Mocciaro, con il giovane che, il mese prossimo, festeggerà il suo ventesimo compleanno, vivendo in un quartiere vicino al luogo dell’aggressione.

La dinamica dell’omicidio

La vittima era stata trovata senza vita da una pattuglia dei carabinieri di Rozzano in viale Romagna: si trovava accanto alla fermata del tram 15 intorno alle 3 di notte di venerdì.

Trasportato all’ospedale Humanitas per una ferita profonda, per lui non c’è stato nulla da fare.

L’uomo stava rincasando dopo aver lavorato al Carrefour di via Farini all’angolo con viale Stelvio.

Chi era la vittima e com’è morta

Manuel, magazziniere di 31 anni, viveva assieme alla madre e alla sorella a Rozzano ed era fidanzato con una ragazza che vive in un’altra regione.

Ha patito una brutale aggressione in 4 minuti, gli stessi che intercorrono da quando la sua figura è stata intercettata dalle telecamere della zona fino al momento in cui di lui si perdono le tracce. Sul luogo dell’omicidio i militari avevano notato la sparizione di un sacchetto della spesa e di un altro oggetto che stava trasportando, una volta uscito dal Carrefour. Nel suo portafogli non sono stati trovati contanti.

L’ipotesi che è vagliata è quella di una tentata rapina finita in omicidio, probabilmente dopo che la vittima aveva cercato di reagire.

Fonte foto: ANSA/FB: Manuel Mastrapasqua

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