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CRONACA NERA

Roma, identificato il cadavere trovato su una banchina del Tevere: è di una studentessa di 28 anni

La madre della 28enne aveva segnalato la scomparsa della figlia, uscita di casa venerdì e mai rientrata. In corso le indagini della polizia

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Il cadavere trovato venerdì 13 gennaio su una banchina del fiume Tevere è stato identificato. Si tratta di una ragazza di 28 anni, borsista all’Università di Roma Tre. Sara Girelli, questo il nome della ragazza, è stata identificata dalla polizia dopo la denuncia della scomparsa fatta dalla madre. Il corpo è stato trovato da un canoista all’altezza del ponte Giuseppe Mazzini, sul Lungotevere Sangallo, nella mattinata di venerdì.

Cadavere su una banchina del Tevere, indagini in corso

La giovane indossava abiti eleganti e all’interno della borsetta che portava con sé gli inquirenti non avevano trovato documenti. Da qui le difficoltà iniziali nel risalire all’identità della giovane.

Al momento gli investigatori del commissariato Trevi-Campo Marzio non escludono alcuna ipotesi: dall’incidente fino al gesto volontario.

Sequestrati pc e telefono della ragazza

La polizia sta ricostruendo le ultime ore di vita di Sara Girelli, uscita di casa venerdì sera e mai più tornata.

Indicazioni importanti potrebbero arrivare dal cellulare e dal personal computer della ragazza, che gli inquirenti hanno già sequestrato. Inoltre, la polizia ha acquisito anche le immagini delle telecamere di sorveglianza disposte lungo il fiume Tevere.

Le immagini, per esempio, aiuteranno a capire se la giovane era sola nel momento del decesso.

Gli inquirenti sul luogo del ritrovamento, lungo il fiume Tevere

Cadavere lungo il Tevere, disposta l’autopsia

Nella mattinata di sabato 14 gennaio la polizia Scientifica ha lavorato sul luogo del ritrovamento per cercare tracce utili alle indagini.

Altre indicazioni sulle cause del decesso potrebbero arrivare dall’autopsia, che il magistrato inquirente ha già disposto.

Dai primi rilievi pare che sul corpo della giovane non siano presenti segni di violenza, ma saranno solo gli accertamenti medici disposti dalla Procura a chiarire questo aspetto.

Fonte foto: ANSA

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