Roma, a Porta Maggiore crolla una parte dell'arco: la situazione
A Roma, nella mattinata del 14 giugno, è crollata una parte dell'arco di Porta Maggiore: sul posto sono intervenuti Polizia locale e Vigili del Fuoco
Una parte dell’arco di Porta Maggiore, nella zona centrale di Roma, si è staccata crollando in terra. È avvenuto attorno alle ore 6,15 della mattinata di martedì 14 giugno.
Crollo a Porta Maggiore a Roma: cosa è successo
Come riporta ‘La Repubblica’, a cedere è stata la parte interna in tufo dell’arco di Porta Maggiore, all’incrocio tra Porta Maggiore e piazzale Labicano.
Sul posto sono intervenuti gli agenti del primo Gruppo Trevi della Polizia locale, che hanno messo l’area in sicurezza e vietato il passaggio pedonale sottostante. Sul posto sono giunti anche i Vigili del Fuoco.
Crollo a Porta Maggiore a Roma: la situazione
Secondo quanto riferito dal ‘Corriere della Sera’, il cedimento non ha provocato feriti. Per la Sovrintendenza il danno non è da ritenere grave. Il passaggio sotto l’arco è stato chiuso.
La storia di Porta Maggiore
Porta Maggiore è una delle porte nelle Mura aureliane di Roma. Fu costruita sotto l’imperatore Claudio nel 52 per permettere all’acquedotto Claudio di scavalcare le vie Praenestina e Labicana che si biforcavano dall’unica via che usciva dalla Porta Esquilina. Si trova nel punto in cui convergevano 8 degli 11 acquedotti che portavano l’acqua alla città.
Tutta l’area nelle vicinanze è ricca di reperti antichi, come piccoli monumenti funebri, colombari, ipogei e, soprattutto, la “basilica sotterranea”.