Roberto Maroni, nuovo processo: la sua replica alle accuse
L'ex governatore della Lombardia Roberto Maroni avrebbe favorito un'amica architetto: nuovo processo. La sua replica
Roberto Maroni, ex governatore lombardo, dovrà affrontare un nuovo processo dopo la condanna a un anno in appello nel procedimento per presunte pressioni per favorire l’ex collaboratrice Mara Carluccio che lavorava con lui quando era ministro dell’Interno.
L’ex governatore, è stato rinviato a giudizio su richiesta del pm Giovanni Polizzi per un nuovo caso di presunto favoreggiamento. Questa volta si tratta di un contratto di cui ha beneficiato l’architetto Giulia Capel Badino in Ilspa (Infrastrutture lombarde spa). Il processo è fissato per il 2 dicembre prossimo.
Secondo l’imputazione, Maroni avrebbe abusato “della sua qualità di vertice dell’ente regionale nonché dei suoi poteri” e avrebbe fatto pressioni sull’allora dg di Ilspa Guido Bonomelli, “affinché conferisse un incarico pubblico all’architetto”.
Secondo la Procura “Maroni, legato a Capel Badino da una relazione affettiva, induceva Bonomelli a conferire l’incarico a Capel Badino, individuando l’esigenza di un supporto tecnico specialistico” nel progetto della Città della Salute.
Maroni, nuovo processo: la sua replica
La replica di Roberto Maroni non si è fatta attendere: “Andare a processo per un fatto in cui non c’entro nulla mi fa sentire vittima di una vera ingiustizia, come purtroppo accade troppo spesso – ha dichiarato su Facebook -. Ma ho le spalle larghe, ne ho passate tante e supererò anche questa ennesima ingiustizia. E non intendo rassegnarmi: bisogna tornare a lottare per una giustizia giusta”.
“Sono stato rinviato a giudizio perché da Governatore avrei favorito l’assegnazione di una consulenza professionale da parte di ILSPA. È falso: l’incarico fu assegnato dalla società regionale in data 27 aprile 2018, quando io da oltre due mesi non ero più il Governatore“, ha aggiunto.
“La società agì dunque in piena autonomia, conferendo un affidamento diretto ‘sotto soglia’ in modo assolutamente regolare: per quel tipo di incarico la legge non prevede alcuna procedura di gara”, ha concluso Maroni.