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Rivolta nel carcere di Trieste di via del Coroneo per caldo e sovraffollamento, scontri tra polizia e detenuti

Dura protesta nel carcere di Trieste: chiusa al traffico via del Coroneo, scontri tra detenuti e agenti in tenuta antisommossa

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Dura contestazione dei detenuti del carcere Ernesto Mari di Trieste che, giovedì 11 luglio, hanno protestato per le difficili condizioni nel penitenziario a causa del caldo e del sovraffollamento.

A causa dei disordini, via del Coroneo, dove si trova l’entrata principale della prigione, e le strade limitrofe sono state chiuse al traffico.

Protesta nel carcere di Trieste, chiusa al traffico via del Coroneo

Secondo quanto ricostruito dal quotidiano Il Piccolo, alcuni detenuti hanno appiccato il fuoco ad arredi, senza comunque causare gravi danni.

Le fiamme sono state spente in pochi minuti dal personale del penitenziario. Via del Coroneo e le strade limitrofe sono state chiuse al traffico.

Sul posto si sono precipitati gli uomini delle forze dell’ordine e quelli dei vigili del fuoco. Dall’esterno, per alcuni minuti, si sono udite le grida di alcuni carcerati in protesta; è anche stato possibile scorgere le fiamme.

Sul posto ambulanze per soccorrere i feriti e agenti in tenuta antisommossa

La situazione è andata via via a farsi più tesa con il passare delle ore. Sul posto sono rimasti sia gli agenti della polizia sia quelli dei carabinieri. Inoltre sono stati mandati uomini delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Alcuni cittadini curiosi in strada sono stati allontanati.

Al penitenziario sono anche arrivate delle ambulanze che hanno dovuto prestare soccorso a tre persone ferite. Nelle scorse ore si è verificata una violenta protesta anche nel carcere di Viterbo.

I motivi della furibonda protesta nel carcere di Trieste

I detenuti sostengono che le condizioni di vita nel carcere sono troppo dure e che sono costretti a riposare su materassi a terra per mancanza di spazio. Rimostranze anche per le condizioni igienico-sanitarie che sono ritenute dai carcerati molto precarie.

C’è stata un’interlocuzione tra gli agenti in strada e i detenuti. “Siamo trattati come animali – si è udito urlare – dormiamo per terra e con le cimici”.

Il responsabile carcere della Camera penale Enrico Miscia e la garante per i detenuti Elisabetta Burla sono entrati per tentare una mediazione, iniziativa che non è andata a buon fine

Le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, hanno poi fatto irruzione all’interno della struttura.

Ci sono stati scontri tra agenti e detenuti. I primi hanno lanciato dei lacrimogeni per tentare di reprimere la sommossa. Alcuni carcerati si sono barricati all’interno di un piano basso della struttura.

Fonte foto: ANSA

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