Rivelazione su Matteo Messina Denaro a Non è l'Arena: il boss mangiava nel locale frequentato dall'Antimafia
Massimo Giletti ha mandato in onda degli audio esclusivi su Matteo Messina Denaro secondo cui avrebbe pranzato al fianco delle forze dell'ordine
Scoop nella trasmissione Non è l’Arena condotta da Massimo Giletti. Nella puntata andata in onda il 5 marzo, è stata mandata in onda la ricostruzione di almeno un incontro ravvicinato avvenuto tra Matteo Messina Denaro e gli uomini della Direzione investigativa antimafia.
- Scoop su Matteo Messina Denaro a Non è l'Arena
- Messina Denaro a pranzo insieme all'Antimafia
- I punti oscuri della latitanza di Messina Denaro
Scoop su Matteo Messina Denaro a Non è l’Arena
Il giornalista Massimo Giletti ha fatto ascoltare al suo pubblico degli audio esclusivi sul boss di Cosa Nostra, tra cui i messaggi vocali mandati dallo stesso mafioso a un’amica.
Matteo Messina Denaro è stato arrestato il 16 gennaio nel corso di un’operazione del Ros dei Carabinieri nella clinica La Maddalena della città di Palermo.
Si recava ciclicamente nell’istituto, sito a pochi passi dalla sede della Dia, per curare un tumore. Oltre alla vicinanza geografica, a far insospettire i più critici nei confronti delle forze dell’ordine sono stati gli audio e le rivelazioni diffusi a mezzo stampa.
Messina Denaro a pranzo insieme all’Antimafia
Matteo Messina Denaro, viene riportato da un testimone oculare, si sarebbe seduto al tavolo di un locale vicino agli uomini della Dia.
Ogni giorno il gestore del ristorante avrebbe a pranzo la Scientifica e gli agenti della Direzione investigativa antimafia a mangiare.
“Mentre lui stava qui, (c’erano) anche loro“, ha dichiarato l’uomo nella registrazione mandata in onda da Massimo Giletti a Non è l’Arena.
“Sono quattro o cinque e vengono a mangiare a turno. Figuriamoci se Matteo Messina Denaro, con la sua esperienza, non sapeva chi fossero. Li conosceva per forza“, ha sottolineato.
I punti oscuri della latitanza di Messina Denaro
Prima della sua cattura, dunque, Matteo Messina Denaro avrebbe incrociato la propria strada numerose volte con chi aveva il compito di scovarlo.
Difficile immaginare che nessuno sapesse della sua posizione, e che il mafioso più ricercato d’Italia potesse passare inosservato davanti agli uomini delle forze dell’ordine.
Quella di Massimo Giletti è ovviamente un’inchiesta giornalistica, e spetterà agli inquirenti verificare la veridicità delle informazioni ascoltate in prima serata da milioni di telespettatori.
Che, false o no, hanno comunque riacceso i riflettori su tutto quello che non torna sulla latitanza di Matteo Messina Denaro, in parte avvenuta alla luce del sole, con una rete di omertosi che lo hanno nascosto e difeso.