Uccide figlio 11enne e si suicida: la lettera aperta con i motivi
Nel Torinese un padre ha ucciso il figlio 11enne e si è suicidato con una pistola detenuta senza permessi
Un 47enne italiano, operaio in un’azienda meccanica, ha utilizzato una pistola detenuta illegalmente per uccidere il figlio di 11 anni. Con la stessa arma si è poi tolto la vita. È accaduto in una villetta di via Beltramo a Rivara (Torino), come riporta l’Ansa. L’allarme è scattato poco prima delle 2, nella notte tra il 20 e il 21 settembre. Sul tragico omicidio-suicidio indagano i Carabinieri della Compagnia di Venaria Reale.
A chiamare il 112 è stata un’amica dell’uomo, dopo aver letto un post pubblicato su Facebook dal 47enne, in cui annunciava le sue intenzioni. Quando i militari sono arrivati nell’abitazione, padre e figlio erano già morti.
Il post su Facebook del 47enne contro la ex compagna
“Noi partiamo per un lungo viaggio, dove nessuno ci potrà dividere, lontano da tutto, lontano dalla sofferenza“, ha scritto l’uomo nella lunga lettera aperta alla ex compagna affidata ai social. Nel lungo post ha spiegato di essere depresso e ha scaricato parte della responsabilità del gesto sulla donna.
“Questo male non me lo sono cercato”, ha sottolineato il 47enne. “Non ho più voglia di soffrire, l’unico momento di pace ce l’ho quando dormo”. E poi, da appassionato motociclista, l’appello ai biker: “Accompagnateci con le Harley, vogliamo sentire il rombo dei motori, e ricordatevi di noi ogni volta che andate in moto”.
La replica della ex: “Vigliacco, ha dato le colpe a me”
“Erano molto legati, al massimo pensavo potesse fare del male a me. Non a nostro figlio”, ha replicato la madre dell’11enne ucciso, che si era separata dal 47enne dopo dodici anni ed era andata a vivere poco distante.
“Avrebbe dovuto tornare da me oggi pomeriggio. Sembrava tutto normale”, ha dichiarato la donna all’Ansa. “Vigliacco. Ha dato colpe a me di cose che lui non era in grado di affrontare”.