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Rissa in Brasile-Argentina col portiere Martinez che si scaglia contro la polizia: il video degli scontri

Caos al Maracanã con la rissa tra tifosi, la protesta di Messi e scontri con la polizia durante Brasile-Argentina con al centro il portiere Martinez

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Lo Stadio Maracanã vestito a festa durante la gara Brasile-Argentina si è rapidamente tramutato in teatro di violenza, caos e disordine, a causa della furibonda rissa fra i tifosi e il coinvogimento di un giocatore, il portiere argentino Emiliano Martinez, protagonista di scontri personali con la polizia e immortalato in un video diventato rapidamente virale. Una partita che ha rischiato di non essere disputata, quella valevole per le qualificazioni al Mondiale 2026, fra sospensioni e ritardi, fino alla ripresa del gioco che ha sancito la sconfitta del Brasile.

La rissa del Maracanã

Una notte travolgente quella del Maracanã, purtroppo non per motivazioni strettamente legate alle emozioni positive che una partita di cartello può alimentare. La gara di qualificazione al Mondiale 2026 tra Brasile e Argentina sarà ricordata infatti solo per la rissa tra tifosi, che ha investito in qualche modo anche i giocatori in campo.

Una gara che è sembrata già segnata dalle prime battute, con l’atmosfera elettrica, palpabile tra i 68 mila spettatori, e che ha raggiunto il culmine già durante gli inni nazionali, quando lo stadio ha fischiato l’inno argentino.

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I tremila tifosi dell’Albiceleste sono entrati quindi subito in conflitto con i sostenitori brasiliani, scatenando una reazione a catena di violenza che ha richiesto l’intervento energico della polizia. Manganellate e scontri fisici hanno caratterizzato l’escalation, con i giocatori argentini che si sono riversati verso il pubblico, in particolare il portiere Emiliano “Dibu” Martinez.

Lo scontro con la polizia di Martinez

Il portiere argentino, noto per i gesti talvolta esuberanti, è intervenuto direttamente per difendere in qualche modo i tifosi dalla carica degli agenti di polizia, tentando persino di sottrarre un manganello a uno di loro.

In un colpo di scena straordinario, Messi ha preso la clamorosa decisione di riportare la sua nazionale negli spogliatoi, manifestando apertamente la sua disapprovazione per la situazione caotica.

Sospesa la gara

La partita, inizialmente a rischio di annullamento, ha subito una svolta quando la polizia ha istituito un cordone di agenti per separare le tifoserie, per poi procedere con l’arresto di 8 persone.

Dopo 27 minuti di tensione, la partita è finalmente iniziata, in un clima di confronto risultato subito nervoso e poco spettacolare. Il goal decisivo di Otamendi, nella secondo tempo della partita, ha stabilito un risultato favorevole all’Argentina e pericoloso per il Brasile, che ha subito la sua prima sconfitta casalinga nel torneo di qualificazione.

La nazionale verdeoro, che attende l’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina nel 2024, ora si trova in una posizione delicata, con la terza sconfitta in sei partite del girone. Con soli 7 punti, è sesto in classifica, rischiando seriamente la non qualificazione al Mondiale 2026, con il Paraguay in agguato a soli due punti di distanza.

Fonte foto: ANSA

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