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POLITICA ESTERA

Rischio guerra fra Armenia e Azerbaijan: il premier armeno: "Molto probabile". La mediazione della Russia

Tensione crescente alla frontiera del Nagorno-Karabakh. Colloqui complessi tra i leader, mediazione dell'Occidente e tentativo di intervento russo

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

La tensione tra Armenia e Azerbaijan ha raggiunto livelli critici, con il rischio imminente di una nuova guerra. Il primo ministro armeno Nikol Pashinian ha dichiarato che la possibilità di un conflitto è molto probabile fino a quando non si raggiungerà un trattato di pace ratificato da entrambi i Paesi. Recenti scontri al confine hanno aggravato la situazione, mettendo a repentaglio i colloqui guidati dall’Unione europea. Mentre l’Occidente cerca di mediare, la Russia offre la sua disponibilità per agevolare il dialogo fra i due Paesi.

“Guerra molto probabile”

Il clima nella regione del Nagorno-Karabakh è estremamente teso, con il primo ministro armeno, Nikol Pashinian, che ha parlato di conflitto quasi imminente.

Il leader sostiene che fino a quando non sarà raggiunto un accordo di pace sottoscritto dai Parlamenti di entrambe le nazioni, la prospettiva di un conflitto armato con l’Azerbaijan rimane un rischio molto elevato.


I due leader sono attesi a Bruxelles dal Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, che sta guidando il tentativo di pace

I motivi delle tensioni

L’acredine tra Armenia e Azerbaijan si è acuita a seguito degli scontri avvenuti al confine, il 13 maggio, quando le truppe azere hanno ucciso un soldato armeno.

Questo episodio ha innescato un’escalation di tensioni diplomatiche, vanificando gli sforzi dei colloqui di pace condotti dall’Unione Europea.

Nel recente scontro, le forze armate azere hanno violato il cessate il fuoco, utilizzando droni per attaccare le posizioni armene vicino al villaggio di Kut nella provincia di Gegharkunik, causando una vittima e due feriti.

L’incontro a Bruxelles

Il prossimo incontro tra il primo ministro armeno Pashinian e il presidente azero Ilham Aliyev, previsto a Bruxelles e guidato dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, si prospetta complesso.

Pashinian ha accusato l’Azerbaigian di voler sabotare i colloqui, prevedendo scarse possibilità di raggiungere un accordo di pace. Ha dichiarato che una bozza di accordo è ancora in fase iniziale e che è troppo presto per ipotizzare una sua firma.

Il ruolo della Russia

Mentre l’Occidente si adopera per mediare tra i due Paesi, l’influenza della Russia, solitamente mediatrice di potere tra le ex repubbliche sovietiche, sembra essere diminuita a causa degli eventi legati alla guerra in Ucraina.

Questo ha generato una crescente frustrazione da parte dell’Armenia nei confronti del Cremlino, di cui aveva tradizionalmente cercato il sostegno come garante della sicurezza.

Nonostante ciò, il ministero degli Esteri russo ha offerto la propria disponibilità per organizzare un incontro trilaterale tra i ministri degli Esteri di Russia, Armenia e Azerbaijan a Mosca, con lo scopo di discutere il trattato di pace tra Baku e Yerevan. L’Armenia ha accettato questa proposta e l’incontro si svolgerà a breve.

Fonte foto: IPA

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