Rinnovo contratto infermieri e aumenti in arrivo, le richieste dei professionisti sul "lavoro extra"
Rinnovo contratto infermieri: aumenti medi di 172 euro. Richiesta di lavoro extra per migliorare entrate economiche e superare il vincolo di esclusività
Il rinnovo del contratto degli infermieri, in discussione per il triennio 2022-2024, prevede un aumento medio di 172 euro lordi al mese. I professionisti del comparto Sanità chiedono però una modifica cruciale: poter svolgere un “lavoro extra” fuori dall’orario lavorativo, superando il vincolo di esclusività e migliorando le proprie entrate economiche in un contesto di crescenti difficoltà.
- Il nodo del lavoro extra
- Il rinnovo del contratto degli infermieri
- La lotta al lavoro nero
- Accordo entro gennaio
Il nodo del lavoro extra
L’opzione del “lavoro extra” è attualmente prevista dalla legge, ma non disciplinata nel contratto collettivo nazionale. I sindacati, guidati da figure come Andrea Bottega, segretario del Nursind, chiedono chiarezza sul tema.
Nelle precedenti bozze contrattuali, il lavoro extra era limitato ad attività attinenti al profilo professionale. Ad esempio, un infermiere avrebbe potuto svolgere solo mansioni infermieristiche anche fuori dall’orario di lavoro. I sindacati ritengono questa formulazione restrittiva.
Sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto degli infermieri
Bottega sottolinea all’Ansa: “Se un infermiere ha competenze informatiche o vuole lavorare nell’attività di famiglia, dovrebbe poterlo fare”.
Il rinnovo del contratto degli infermieri
Il rinnovo contrattuale prevede un aumento salariale medio di 172 euro lordi, insieme a specifiche indennità, tra cui quella di pronto soccorso e l’aggiornamento dell’indennità di specificità infermieristica. Per molti professionisti, però, questi incrementi potrebbero non essere sufficienti.
“La possibilità di un lavoro extra rappresenterebbe un’alternativa concreta per chi fatica a far quadrare i conti”, aggiunge Bottega. Inoltre, questa opzione potrebbe contribuire a contrastare il crescente fenomeno dell’abbandono della professione, legato alla percezione di una remunerazione inadeguata rispetto alle responsabilità.
La lotta al lavoro nero
Un altro aspetto cruciale è la lotta al lavoro nero. Garantire agli infermieri la possibilità di svolgere attività aggiuntive regolarmente autorizzate potrebbe ridurre il ricorso a soluzioni irregolari.
“Sarebbe un passo avanti per tutelare i lavoratori e valorizzare le loro competenze anche in contesti diversi da quelli ospedalieri”, conclude Bottega.
Accordo entro gennaio
La trattativa con l’Aran prosegue, con l’obiettivo di chiudere l’accordo entro gennaio. Rimangono nodi da sciogliere, come la definizione del vincolo di esclusività e le condizioni per incarichi professionali.
I sindacati degli infermieri, tra cui Nursind e Nursing Up, insistono perché queste richieste vengano incluse, evitando ulteriori disuguaglianze interpretative tra le diverse aziende sanitarie regionali.