Ricciardi contro Lombardia: su treni e bus "decisione sbagliata"
Walter Ricciardi ha attaccato la decisione della Regione Lombardia di mantenere l'ordinanza sulla piena occupazione dei mezzi pubblici
La Lombardia ha confermato l’ordinanza che stabiliva il ritorno al 100% dei posti a sedere occupati e il 50% di quelli in piedi sui mezzi pubblici. Andando contro l’ordinanza del ministro della Salute Speranza e il parere degli esperti impegnati nella lotta al Covid-19.
“È una decisione sbagliata tecnicamente perché contraddice l’evidenza scientifica, ma è anche un messaggio fuorviante per i cittadini a cui stiamo chiedendo di mantenere il distanziamento”, ha detto in una intervista al Messaggero Walter Ricciardi, professore di Igiene all’Università Cattolica e consigliere del ministro Speranza.
“La Lombardia ha già pagato un prezzo altissimo per colpa di una gestione non ottimale della situazione, è veramente strano che la Regione decida di non rispettare tutte le migliori evidenze scientifiche per evitare ulteriori danni alla popolazione. Proprio chi si è trovato più in forte difficoltà dovrebbe sapere cosa accade quando non si seguono le regole di prevenzione”, ha aggiunto.
Ricciardi ha spiegato che “c’è ancora circolazione del virus nel Paese, abbiamo oltre 700 focolai. È profondamente ingiusto nei confronti dei cittadini andare contro la regola più importante per il trasporto sicuro e in generale per evitare i contagi: mantenere la distanza di sicurezza a maggior ragione nei luoghi chiusi”.
“Si contraddice un’evidenza tecnica e non so se anche giuridica, visto che si mette a rischio la salute di viaggiatori e personale di servizio. Quando c’è in ballo la salute pubblica – ha aggiunto – un’ordinanza regionale non dovrebbe poter scavalcare la decisione di un ministro”.
Alla domanda su cosa cambia nei treni rispetto agli aerei, dove è stato rimosso l’obbligo di distanziamento, l’esperto ha risposto che la situazione è “tecnicamente diversa. Il problema non è tanto nel volo, dove va indossata la mascherina, i passeggeri non si trovano mai faccia a faccia (come avviene su metro, tram o treni) e la gestione dell’aria segue obbligatori protocolli di sicurezza anticontagio, con filtri simili a quelli delle sale operatorie”.
“Il comitato tecnico-scientifico si riunirà il 6 agosto e farà il punto su tutte le nuove evidenze scientifiche sul trasporto e ci sarà poi un aggiornamento per rendere ancora più sicuro ogni viaggio”.
“Il riempimento al 100% nei nostri mezzi pubblici – ha spiegato – non può garantire la sicurezza, poi possiamo ragionare su diverse modalità, e magari anche su percentuali di riempimento un po’ maggiori del 50% attuale. Nessuno però si illuda che mascherina, igiene e distanziamento possano venire meno”.
Sui nuovi contagi, Ricciardi ha detto che “viaggiamo sulla lama di un rasoio. Tutto dipende dai nostri comportamenti. Un nuovo studio svizzero ha detto che la nuova catena del contagio non è più il lavoro, la scuola, ma ristorante, bar, discoteca, famiglia, mezzi di trasporto”.
“I Paesi intorno all’Italia, meta di vacanze, che hanno abbassato la guardia ne stanno pagando il prezzo. Se questi elementi li gestiamo bene, possiamo passare vacanze serene, se non li gestiamo bene, la lama del rasoio ci farà viaggiare sulla sponda del rischio per noi e per la comunità”, ha concluso.