Renato Pozzetto ha avuto un malore: ricoverato a Varese. Come sta
Il popolare attore Renato Pozzetto ha accusato un malore: il 12 agosto è stato ricoverato nel reparto di Medicina dell'Ospedale di Circolo di Varese
Renato Pozzetto è ricoverato nel reparto di Medicina dell’Ospedale di Circolo di Varese dalla giornata di venerdì 12 agosto. Il popolare attore, 82 anni, ha accusato un malore mentre si trovava a Laveno.
Come sta Renato Pozzetto
In seguito al malore, Renato Pozzetto è stato trasportato a Varese nel reparto di Medicina, dove ha trascorso anche il Ferragosto. Secondo quanto riportato da ‘Il Giorno’, l’attore non sarebbe grave e le sue condizioni di salute sarebbero in miglioramento, dopo qualche paura iniziale.
Il precedente
Già due anni fa, Renato Pozzetto aveva accusato un problema di salute simile, che si era risolto dopo alcuni giorni di ricovero all’ospedale San Raffaele.
Il recente lutto
Pochi giorni dopo aver festeggiato (il 14 luglio scorso) i suoi 82 anni, Renato Pozzetto ha perso il fratello maggiore Ettore Pozzetto, 91 anni compiuti ad aprile, sposato e padre di due figli.
Ettore Pozzetto era estraneo al mondo dello spettacolo: ha lavorato a lungo alla Ignis, oggi Whirlpool, a Comerio. I suoi funerali si sono svolti il 25 luglio a Gemonio, in provincia di Varese.
Vita e carriera di Renato Pozzetto
Renato Pozzetto è diventato popolare al grande pubblico in coppia con l’amico Cochi Ponzoni, con cui ha dato vita al duo “Cochi e Renato”, mattatori negli anni Sessanta all’Osteria dell’Oca a Milano e poi al Cab 64 con Enzo Jannacci, Felice Andreasi, Bruno Lauzi e Lino Toffolo, per poi approdare al Derby.
Tanti i film a cui ha preso parte da attore e rimasti nel cuore degli spettatori. Recentemente ha anche interpretato un ruolo drammatico nel film ‘Lei mi parla ancora’ di Pupi Avati, che gli è valso anche una candidatura ai David di Donatello come “Miglior attore protagonista”.
Proprio a ‘Il Giorno’, in un’intervista, Renato Pozzetto aveva risposto così alla domanda sul suo film preferito: “Non saprei sceglierne uno. I primi con Celentano ambientati a Milano, ma anche ‘Un ragazzo di campagna’, film che conoscono anche le nuove generazioni. Cosa non rifarei? Più di una pellicola. ‘Le Comiche’, per esempio: ero entrato in un mondo che non mi apparteneva, erano film tagliati su Paolo Villaggio, ma non erano adatti al mio personaggio”.