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CRONACA ESTERA

Re Felipe risponde alle critiche dopo l'aggressione della folla nelle zone alluvionate: "Comprendo la rabbia"

Re Felipe è stato accolto da rabbia e lancio di fango nelle zone alluvionate. Dopo la visita, il re ha risposto: "È comprensibile"

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Dopo i recenti eventi che hanno visto Re Felipe VI affrontare una folla arrabbiata a Paiporta, il re ha espresso comprensione per il malcontento dei cittadini colpiti dalle alluvioni. Durante la sua visita, il monarca ha sottolineato l’importanza della presenza dello Stato in situazioni di emergenza, lasciando intendere la necessità di una risposta più incisiva da parte delle autorità.

Re Felipe risponde

Durante la sua visita a Paiporta, Re Felipe ha dichiarato: “Lo Stato deve essere presente in tutte le sue forme”, sottolineando come l’emergenza causata dalla recente alluvione richieda un impegno costante e visibile da parte delle istituzioni.

La sua visita è avvenuta dopo che lui e la regina sono stati accolti da centinaia di cittadini arrabbiati, colpiti dalla catastrofe. La folla ha aggredito la delegazione dei politici chiamandoli “assassini”.

In foto Re Felice incontra Carlos Mazón

“È un disastro monumentale,” ha affermato il re. Da qui la risposta alla violenza, su come bisogna “comprendere la rabbia e la frustrazione” delle persone colpite dalle inondazioni.

La voce dei cittadini

La reazione della folla è stata intensa. Santiago, un residente di 49 anni di Paiporta, ha ammesso in un’intervista per un quotidiano spagnolo di aver lanciato fango contro il presidente del Governo, Pedro Sánchez, e il presidente della Comunità Valenciana, Carlos Mazón, durante la loro visita.

“Era un grido di rabbia contro la gestione nazionale e autonoma,” ha dichiarato. La figlia di Santiago, Nerea Sarrión, di 19 anni e studentessa di giornalismo, ha invece raccontato la sua interazione con la regina, sottolineando un atteggiamento più vicino alle persone. Il suo discorso sembra infatti aver calmato molto dei presenti.

“In quella situazione di tensione ho detto: ‘ci sono morti qui, abbiamo bisogno di aiuto,’” ha ricordato la giovane Nerea. La regina si è commossa.

La risposta della politica

La risposta della politica alla reazione della folla non si è fatta attendere. Carlos Mazón presente sul posto ha dichiarato: “Comprendo l’indignazione sociale e ovviamente rimango qui per riceverla. È il mio dovere politico e morale. L’atteggiamento del Re questa mattina è stato esemplare”.

Da parte sua, Salvador Illa Rocca ha affermato: “Stiamo vivendo una tragedia che sta provocando molto dolore. L’indignazione è comprensibile, ma tutti noi dobbiamo proteggere la convivenza ed evitare azioni violente, che non risolvono nulla”.

Entrambi i leader politici hanno riconosciuto la gravità della situazione e l’importanza di mantenere unita la comunità mentre si lavora per assistere gli affetti dall’alluvione. Un atteggiamento comune alla politica spagnola, tradotta dalle parole di Pedro Sánchez e il richiamo all’agire ora e discutere dopo, quando l’emergenza sarà rientrata.

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