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Ragazzo gay insultato e minacciato alla stazione: "Ti ammazzo". Il video denuncia pubblicato su Facebook

"Ti ammazzo, gay di me**a", attimi di paura per un giovane alla stazione di Pavia, dove uno sconosciuto lo ha rincorso e minacciato

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Prima l’insulto, poi l’inseguimento. È accaduto alla stazione ferroviaria di Pavia e la vittima, un ragazzo omosessuale, ha documentato tutto con il suo cellulare per poi pubblicare le immagini su Instagram. Il video documenta sia la tentata aggressione da parte di un uomo che l’indifferenza dei presenti. “Gay di me**a, guarda come ti ammazzo“.

Ragazzo gay minacciato alla stazione

Alla stazione ferroviaria di Pavia un uomo ha inseguito un ragazzo minacciando di ucciderlo.

Il racconto è tutto nelle immagini registrate e pubblicate su Instagram dalla vittima, che al filmato sovrappone l’hashtag #pridemonth per ricordare che giugno sarebbe il mese dell’orgoglio omosessuale.

Alla stazione di Pavia un giovane gay è stato inseguito e minacciato da un uomo che gli rivolgeva insulti omofobi

Nel video vediamo l’aggressore uscire dal sottopassaggio della stazione per dirigersi con una certa velocità verso il ragazzo che sta riprendendo. Non solo insulti, ma anche ripetute minacce: “Ti ammazzo, vieni che vedi come ti ammazzo”.

Come detto in apertura, la scena è stata ripresa dalla stessa vittima che ha postato il video su Instagram e ha aggiunto: “Oggi ho deciso di fare un giro a Pavia con il ragazzo e questo è il benvenuto”.

Nel filmato il ragazzo esce dalla stazione e cerca di fuggire attraverso il piazzale antistante, ma l’uomo lo insegue e continua a minacciarlo.

La denuncia social

Lo stesso autore del video nonché vittima dell’aggressione, in calce al video ha aggiunto: “Questo è ciò che ci è successo ieri alla stazione di Pavia. Sono davvero stufo di episodi di omofobia in Italia, tra la completa indifferenza di tutti”.

Quindi: “A cosa serve il Pride Month? A far vedere che noi esistiamo è tutto questo deve smettere di essere la normalità!”.

Per il momento non è dato sapere se contro l’aggressore siano state aperte indagini o presi provvedimenti.

Successivamente il ragazzo ha postato altri video-denuncia in cui sottolinea l’importanza del Pride Month: “Sono stufo di sentire che da quando ho 14 anni la gente ha la libertà di insultarmi“.

Ancora: “Quello che mi fa più arrabbiare è l’indifferenza”, continua il giovane citando Liliana Segre: “L’indifferenza è complice”. Dunque si scaglia contro i testimoni della vicenda che non sono intervenuti “come se fosse tutto normale”.

Un Pride Month con tante polemiche

Recentemente la Regione Lazio ha revocato il patrocinio al Roma Pride, scatenando tantissime polemiche.

In un primo momento la giunta aveva acconsentito per poi fare dietrofront con una serie di motivazioni che non hanno convinto l’opinione pubblica.

Per questo motivo artisti e personaggi famosi hanno preso una posizione netta contro il governo e la giunta regionale.

Francesca Pascale ha parlato di “governo omofobo e fascista”, e anche Elodie ha detto la sua contro la Regione Lazio per la revoca del patrocinio.

L’aggressione subita dal giovane a Pavia è diventata, adesso, un alto motivo di discussione sull’importanza di una legge contro l’omotransfobia.

Fonte foto: Instagram Luca Wegan

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