Ragazza si uccide ad Ancona lanciandosi dal terzo piano: il padre è indagato per istigazione al suicidio
Una 15enne si è suicidata ad Ancona: la famiglia della ragazzina è originaria del Bangladesh. Da quanto si apprende il padre sarebbe indagato per istigazione al suicidio
Una ragazza si è suicidata ad Ancora lasciandosi cadere dal balcone del terzo piano. Aveva da poco compiuto 15 anni, si chiamava Mithila e la sua famiglia è originaria del Bangladesh.
15enne si uccide ad Ancona
La tragedia è avvenuta nel tardo pomeriggio di lunedì 30 ottobre. Per motivi che sono ancora oggetto di accertamenti, Mithila è uscita sul balcone di casa e ha scavalcato la ringhiera.
Un passante che ha assistito alla scena per caso ha provato a chiamare la ragazza per farla desistere, ma è stato inutile: la 15enne si è lasciata cadere da un‘altezza di oltre 10 metri.
Al momento del suicidio, in casa c’erano quasi tutti i parenti riuniti: a parte il padre assente per motivi di lavoro c’erano tutti gli altri membri del nucleo familiare con la sorella già sposata, il marito e i loro figli.
Non è morta sul colpo, Mithila: i sanitari, chiamati immediatamente, l’hanno stabilizzata sul posto e l’hanno portata in codice rosso all’ospedale di Torrette.
Le condizioni della ragazza sono però apparse subito gravissime: dopo tre giorni di agonia i medici hanno infine dichiarato la morte cerebrale.
Si indaga per istigazione al suicidio
Le indagini sul suicidio di Mithila vengono effettuate dalla polizia dietro il coordinamento dalla procura di Ancora.
Si cerca il movente in ambito familiare con un fascicolo aperto per istigazione al suicidio. Come riporta il Corriere della Sera, il padre risulterebbe indagato.
Disposta l’autopsia sulla salma
Diverse fonti parlano di una eventuale gravidanza di Mithila, dal momento che la ragazza di lì a breve si sarebbe dovuta sottoporre a una visita ginecologica ma al momento non c’è alcuna evidenza al riguardo. Sarà l’autopsia a chiarire i fatti.
Gli agenti hanno sequestrato alcuni effetti personali della giovane, fra cui il cellulare e il diario ma pare che dalle analisi non siano emersi elementi che possano spiegare il movente del gesto estremo.
Il fratello della 15enne ha escluso che la ragazza fosse soggetta a qualsivoglia tipo di restrizione: “Mia sorella era libera di fare tutto, non siamo una famiglia rigida. Lei è sempre uscita”. Così ha dichiarato al Resto del Carlino.
Il Corriere della Sera, che ha raggiunto alcuni vicini di casa, scrive che Mithila non amava uscire con il velo.