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Radiazioni nucleari in Norvegia, non si sa da dove provengano: cos'è lo iodio radioattivo, quali sono i rischi

Scoperte radiazioni nucleari in Norvegia: è iodio radioattivo. Non è rischioso per la salute a bassi livelli, ma la sua origine è ignota

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Radiazioni nucleari in Norvegia sono state segnalate presso la stazione di filtraggio nel nord del Paese. Nel comunicato della Direzione per la protezione dalle radiazioni e la sicurezza nucleare norvegese (Dsa) si legge che non si conosce l’origine di queste. Si tratta, comunque, di quantità molto basse, ma è vero anche che la loro provenienza misteriosa apre a diversi dubbi.

Radiazioni in Norvegia: il comunicato

La Direzione per la protezione dalle radiazioni e la sicurezza nucleare norvegese (Dsa) ha pubblicato un comunicato nel quale si apprende che sono state rilevate radiazioni nucleari di origine sconosciuta (recentemente uno dei soccorritori di Chernobyl si è tolto la vita). In particolare, è stata segnalata la misurazione di “livelli di iodio radioattivo a Tromsø”.

Le misurazioni sono state effettuate nella settimana dal 21 al 26 marzo dal laboratorio High North. Le stazioni di misurazione prevedono un monitoraggio continuo del livello di radioattività nell’area sopra la Norvegia.

 Scoperte radiazioni nucleari in Norvegia: si tratta di iodio radioattivo

È pericoloso?

I livelli di radiazioni nucleari misurate sono basse e non comportano rischi per l’uomo (ci sono radiazioni anche nel cibo) o per l’ambiente. Resta però aperto un interrogativo preoccupante: l’origine delle radiazioni.

Ci sono stati altri casi simili in passato e per questo viene esclusa la possibilità di incidente nucleare. Anche e soprattutto per via della sostanza radioattiva rilasciata, che non sono stronzio-90 o cesio-137, più comuni in casi simili.

Cos’è lo iodo radioattivo

Lo iodio radioattivo, noto anche come iodio-131, è un isotopo radioattivo dell’elemento iodio. Ha una emivita di circa 8 giorni, che significa che metà della sua radioattività si disintegra in quel periodo. Lo iodio-131 è utilizzato in medicina nucleare per trattare alcune malattie della tiroide, come il cancro alla tiroide o l’iperfunzione tiroidea (iper tiroidea).

Tuttavia lo iodio radioattivo può anche comportare rischi per la salute, in particolare per le persone esposte a dosi elevate o in caso di esposizione prolungata. È quindi sicuro sotto la supervisione di medici specialisti, ma l’origine sconosciuta preoccupa.

Fonte foto: ANSA

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