Quirinale, ipotesi Berlusconi con i voti di Renzi: il retroscena
Elezione del presidente della Repubblica, le parole di Micciché sul possibile sostegno di Matteo Renzi alla candidatura di Berlusconi
Oltre che alla manovra economica e alla lotta alla pandemia, in queste settimane l’attenzione dei partiti è rivolta anche all’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Da tempo infatti si sono aperti i giochi sulla figura che andrà a succedere a Sergio Mattarella quale Capo dello Stato, discussioni e manovre che vanno ad intrecciarsi con le mosse dei leader politici su altri temi e tavoli.
Tra le ipotesi circolate nelle ultime settimane ci sono quella che porta al premier Mario Draghi e quella che punta verso un esponente centristra, di equilibrio e di garanzia, in continuità con Mattarella.
Ma nel totonomi è finito anche il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, che non ha mai nascosto il desiderio di diventare presidente della Repubblica. La candidatura dell’ex presidente del Consiglio circola da anni ma non è mai stata presa seriamente in considerazione dagli osservatori.
Imputato in numerosi procedimenti giudiziari, alcuni dei quali in corso, condannato in via definitiva a quattro anni per frode fiscale, Berlusconi è uno dei personaggi più controversi della scena politica italiana degli ultimi decenni.
Una figura che ha diviso per anni l’opinione pubblica e che non sembra quindi in grado di unire gli italiani. Altre perplessità sono legate alla sua età avanzata: Berlusconi ha 85 anni.
Berlusconi al Quirinale con i voti di Renzi
In queste settimane si è tornati a parlare di Berlusconi al Colle perché la sua candidatura potrebbe contribuire a tenere assieme la coalizione di centrodestra, spaccata tra l’area sovranista (a sua volta divisa con la Lega al governo e Fratelli d’Italia all’opposizione) e quella moderata costituita da Forza Italia e dai partiti minori.
Nella corsa al Quirinale il presidente di Forza Italia potrebbe contare su un sostegno non scontato, quello di Italia Viva. Lo ha rivelato a Repubblica Gianfranco Micciché, storico parlamentare di Forza Italia e oggi presidente dell’Assemblea regionale siciliana.
“Matteo Renzi mi ha detto che se a Berlusconi dovessero mancare solo quelli, i voti di Italia Viva sarebbero garantiti“, ha detto Micciché.
I due si sono parlati a cena lo scorso ottobre a Firenze, un appuntamento in cui hanno messo a punto l’accordo elettorale tra Italia Viva e centrodestra per le prossime elezioni comunali e Palermo e per le regionali in Sicilia.
Nel corso della chiacchierata sarebbe spuntato anche il tema del Quirinale. Renzi in realtà avrebbe altri nomi in testa per il successore di Mattarella, ma a certe condizioni sarebbe pronto a garantire i suoi voti al Cavaliere.
Micciché ha riferito che anche Marcello Dell’Utri avrebbe detto a Berlusconi che può fidarsi di Renzi. L’ex senatore co-fondatore di Forza Italia, dopo essere uscito dal carcere, è tornato a frequentare Arcore partecipando all’ultima riunione tra dirigenti e coordinatori regionali forzisti.
Dell’Utri e Renzi si sarebbero visti a Roma: “Marcello mi ha raccontato di avere incontrato Renzi. Non so se sia stato un incontro casuale, ma c’è stato”, ha detto Micciché.