Quanti sono stati i morti sul lavoro nel 2023: le regioni e i settori che hanno fatto registrare più decessi
Il numero dei morti sul lavoro in Italia nel 2023: è come se ogni anno sparisse un piccolo comune. La regione in cui si muore di più è la Lombardia
In Italia nel 2023 i morti sul lavoro sono stati 1.485: praticamente quasi 30 a settimana, una media di 4 al giorno. Il numero, “per difetto”, emerge da una elaborazione del Centro Studi della Cub (Confederazione Unitaria di Base) in base a dati Inail e dell’Osservatorio nazionale morti sul lavoro di Bologna e di Mestre.
- I morti sul lavoro in Italia nel 2023
- Lombardia in testa per le morti sul lavoro
- Il sindacato chiede il reato di omicidio sul lavoro
I morti sul lavoro in Italia nel 2023
È praticamente come se ogni anno sparisse un comune come Taurano, paesino in provincia di Avellino. O come se sparisse Castelgerundo, piccolo centro in provincia di Lodi.
Nel 2022 le vittime sul lavoro in Italia erano state una di meno, 1.484.
Dei 1.485 morti sul lavoro nel 2023, 900 (il 60,6%) sono morti in fabbrica, in cantiere o in ufficio mentre 585 (il 39,4%) hanno perso la vita a bordo di un veicolo: si tratta di autotrasportatori o di persone che hanno avuto un incidente in itinere.
I settori lavorativi in cui il rischio di morte è più alto si confermano sempre gli stessi, anno dopo anno: si muore di più nel comparto agricolo, nei trasporti e nell’edilizia.
162 persone sono rimaste schiacciate dal trattore; 117 sono gli autisti di mezzi pesanti morti sulla strada per incidenti o malori alla guida.
“In luglio e agosto per il caldo i deceduti per infortuni sul lavoro sono stati moltissimi soprattutto nei cantieri“, denuncia il sindacato.
59 persone sono morte in infortuni domestici; 34 taglialegna sono rimasti uccisi dall’albero che stavano tagliando.
Lombardia in testa per le morti sul lavoro
Questa la classifica delle regioni italiane per numero di morti sul lavoro:
- Lombardia 185;
- Veneto 142;
- Campania 123;
- Sicilia 109;
- Emilia-Romagna 112;
- Piemonte 101;
- Lazio 97;
- Puglia 95;
- Toscana 87;
- Calabria 86;
- Marche 48;
- Abruzzo 48;
- Friuli 39;
- Sardegna 42;
- Trentino Alto Adige 33;
- Liguria 32;
- Umbria 27;
- Basilicata 14;
- Molise 10;
- Valle d’Aosta 5.
Il sindacato chiede il reato di omicidio sul lavoro
La Confederazione Unitaria di Base, per bocca di Walter Montagnoli della segreteria nazionale, ribadisce la richiesta che a livello legislativo venga istituito il “reato di omicidio sul lavoro”.
La fattispecie dovrebbe andare a colpire i titolari e i responsabili delle aziende che non ottemperano alle normative in materia di sicurezza sul lavoro.