Quanti anni di carcere rischia Maria Rosaria Boccia dopo la denuncia di Gennaro Sangiuliano
Fino a 7 anni di carcere: questa la pena che rischia Maria Rosaria Boccia dopo la denuncia di Gennaro Sangiuliano
Maria Rosaria Boccia è stata iscritta al registro degli indagati dalla procura di Roma, a seguito della denuncia sporta dall’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L’imprenditrice 41enne è indagata per lesioni, violazione della privacy e minacce a un corpo politico, reato per il quale rischia fino a 7 anni di carcere.
- La denuncia di Gennaro Sangiuliano
- Le accuse contro Maria Rosaria Boccia
- Rischia fino a 7 anni di carcere
La denuncia di Gennaro Sangiuliano
L’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – oggi sostituito da Alessandro Giuli – è indagato su due fronti.
La prima vicenda, di competenza del tribunale dei Ministri, riguarda le accuse di peculato e rivelazione d’ufficio, per le informazioni condivise con Maria Rosaria Boccia sull’organizzazione del G7 a Pompei.
Il secondo filone d’inchiesta ha al centro le spese compiute da Sangiuliano durante le trasferte istituzionali, dove era presente anche Boccia. Il caso sarà valutato dalla Corte dei Conti.
A ciò si aggiunge, infine, una terza indagine, avviata a seguito della denuncia sporta contro Maria Rosaria Boccia dall’ex ministro.
Le accuse contro Maria Rosaria Boccia
Maria Rosaria Boccia è attualmente indagata per lesioni e violazione della privacy. Lesioni aggravate per aver colpito in testa Sangiuliano, causandogli un graffio di cui si parla in una chat tra i due.
Tra le accuse anche quella di violazione della privacy, per via della telefonata di Boccia alla moglie di Sangiuliano, in cui rivelava il tradimento.
Si parla inoltre, rivela Repubblica, di tentata estorsione e del furto della fede nuziale, che, stando alla versione di Sangiuliano, la donna gli avrebbe sottratto e nascosto.
Rischia fino a 7 anni di carcere
La situazione di Maria Rosaria Boccia si aggrava per via dell’incarico pubblico che Sangiuliano ricopriva al momento dei fatti.
Secondo i pm, l’indagata “esercitava minacce idonee a compromettere la figura politica e istituzionale di Gennaro Sangiuliano, all’epoca dei fatti ministro per la Cultura, in modo da turbarne l’attività e ottenere il conferimento della nomina a Consulente per i Grandi Eventi, incarico di diretta collaborazione del ministro”.
Boccia potrebbe dunque incorrere nel reato previsto dall’articolo 388 del Codice Penale: “violenza o minaccia a un corpo politico”.
La 41enne sarebbe incorsa nell’uso di “violenza o minaccia a un corpo politico” o ai suoi componenti per “turbarne l’attività”. La pena prevista è fino a 7 anni di carcere.