Putin si rivolge alle imprese italiane: "Vi daremo il gas a prezzi più bassi". Poi attacca l'Unione europea
Il presidente russo ha incontrato in videoconferenza 16 ceo di altrettante società italiane che fanno affari in Russia. La preoccupazione del governo
Nel bel mezzo di una crisi militare e diplomatica con l’Ucraina che alimenta il timore per un nuovo scenario di guerra, Vladimir Putin ha centrato l’obiettivo: creare un putiferio intorno a un incontro, che riunisce periodicamente gli imprenditori e i top manager italiani che investono in Russia o sono legati da rapporti commerciali con Mosca.
Putin e l’incontro con le aziende italiane: chi ha partecipato
La partecipazione del presidente russo in prima persona, insieme a 8 ministri, ha trasformato in un caso politico il meeting virtuale di ieri, mercoledì 26 gennaio 2022. Organizzato lo scorso novembre dalla camera di commercio italo-russa, vi hanno preso parte i Ceo di 16 grandi aziende italiane, riuniti in collegamento dall’hotel Principe di Savoia a Milano e dal St Regis a Roma.
Tra loro Marco Tronchetti Provera (amministratore delegato di Pirelli), Francesco Starace (Ceo di Enel), Guido Barilla (presidente del gruppo alimentare di famiglia), Andrea Orcel (Ceo di Unicredit) e Gabriele Galateri (presidente delle Assicurazioni Generali). Assenti, anche se invitati, i manager delle società pubbliche Eni, Snam e Saipem.
Putin e l’incontro con le aziende italiane: la preoccupazione del governo
Il governo italiano avrebbe infatti chiesto alle società partecipate statali di dare forfait, ma solo l’Eni ha ammesso di aver rinunciato “alla vigilia” dell’evento, dopo aver condiviso la decisione “sia con gli organizzatori dell’iniziativa, sia con i nostri interlocutori istituzionali”.
Anche l’Unione europea considera l’incontro “inopportuno” come hanno segnalato ieri fonti a Bruxelles, perché avviene mentre l’Europa e l’America si preparano a rispondere a un’eventuale aggressione russa all’Ucraina.
Il ruolo degli Stati Uniti
Proprio nella giornata di ieri il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, annunciando che Washington ha consegnato a Mosca le risposte scritte alle richieste di garanzie di sicurezza, ha ribadito che la posizione americana sulla politica delle porte aperte della Nato “non cambia”.
Putin e l’incontro con le aziende italiane: interessi milionari per le nostre società
La Russia però ha il gas, cruciale in particolare per l’Italia, che importa circa il 90% di metano che consuma. E dal gas è partito Putin, che si è presentato con mezz’ora di ritardo alle 11.30, ma è rimasto fino alle 13.40. Ha detto che Mosca è “un fornitore affidabile di energia ai consumatori italiani” e ha ricordato come nel 2021 siano stati “consegnati 22,7 miliardi di metri cubi di gas naturale all’Italia, molto più che nel 2020, quando ha fornito 20,8 miliardi di metri cubi”.
Gazprom (principale azienda produttrice russa) continua a vendere all’Italia gas “a prezzi molto più bassi di quelli di mercato grazie ai contratti a lungo termine, ha detto il presidente russo. Ricordando che “l’Italia è uno dei nostri principali partner economici, al terzo posto nella Ue”.
L’affondo finale contro l’Ue
Lo zar russo ha parlato anche di transizione energetica e dello zero netto di emissioni che la Russia punta a raggiungere entro il 2060. “Mosca vuole diventare il primo produttore di idrogeno. Ma sulla transizione ecologica si sta correndo troppo” ha criticato Putin, che concluso con una frecciata alle istituzioni del continente: “In Europa il buon senso è andato in secondo piano. Bisogna modernizzare, ma in maniera intelligente”.