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Putin scrive a Kim Jong un: accordi tra Russia e Corea del Nord contro le forze "ostili", gli Usa e la Nato

Il presidente russo e il dittatore nordcoreano confermano la stima reciproca e la collaborazione tra i loro due Paesi in funzione antioccidentale

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

La Russia vuole rafforzare le relazioni con la Corea del Nord. Lo ha affermato lo stesso Vladimir Putin in una lettera inviata a Kim Jong un, parlato di accordi costruttivi, globali e bilaterali tra le due nazioni.

Vladimir Putin invia una lettera a Kim Jong-un: il suo obiettivo

La missiva è arrivata al dittatore asiatico proprio durante la Giornata della Liberazione, celebrata in pompa magna a Pyongyang.

L’intento del numero uno del Cremlino sembrerebbe quello di cercare di formare un nuovo fronte contro l’Occidente, cercando alleati a Est.

E la risposta del collega asiatico non si è fatta attendere, con tanto di attacco ai nemici comuni di Corea del Nord e Russia e ricordo dell’alleanza tra i due Paesi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Russia e Corea del Nord confermano la loro amicizia e interessi comuni

Kim Jong un ha infatti parlato di “amicizia fraterna” (il termine usato si potrebbe anche tradurre in “cameratesca“), forgiata grazie alla vittoria contro il Giappone.

Kim Jong un e Vladimir Putin nel 2019.

Un rapporto destinato a crescere ulteriormente nel prossimo periodo e che è nell’interesse di entrambi i Paesi nutrire ulteriormente.

Proprio come sottolineato anche da Vladimir Putin, che vede nel legame con Kim Jong un’alleanza strategica durante questo periodo particolarmente difficile per Mosca, isolata dal mondo occidentale.

Fronte comune di Russia e Corea del Nord contro Usa e blocco Nato

L’amicizia tra Corea del Nord e Russia, ha spiegato il leader supremo, è stata consolidata secolo dopo secolo. E continuerà con solidarietà, supporto e collaborazione sul piano tattico e strategico.

Da portare a un nuovo livello per fare fronte comune per “estinguere le minacce e le provocazioni delle forze militari ostili” ai due Paesi.

Nella missiva di risposta a Vladimir Putin, Kim Jong un non ha mai nominato i nemici. Ma più volte, in passato, ha parlato di forze ostili in relazione agli Stati Uniti e ai membri della Nato.

Il particolare legame tra Mosca e Pyongyang e il “precedente Ucraina”

L’Unione Sovietica è stata un alleato fondamentale per la Corea del Nord. La potenza ha offerto in passato importanti aiuti economici, strategici e culturali.

Con la caudata della Cortina di Ferro, però, i rapporti si sono velocemente incrinati. Per riprendere solo negli anni 2000, quando Vladimir Putin ha iniziato a isolarsi ed essere isolato dall’Occidente.

A luglio la Corea del Nord è stata tra i pochi Paesi a riconoscere le repubbliche separatiste russe in territorio ucraino dopo il decreto del Cremlino che le ha dichiarate indipendenti.

Mossa che non è piaciuta Kiev, che ha tagliato tutti i rapporti diplomatici con il Paese guidato da Kim Jong-un.

Fonte foto: ANSA
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