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Prima notte in carcere a Verona per Filippo Turetta: la sua richiesta. L'avvocato Emanuele Compagno rinuncia

Filippo Turetta ha trascorso la prima notte in carcere in Italia, a Verona, dopo l'arresto in Germania per l'omicidio di Giulia Cecchettin

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Filippo Turetta, arrestato in Germania per l’omicidio di Giulia Cecchettin, ha trascorso la prima notte in carcere a Verona. Intanto, l’avvocato Emanuele Compagno, al centro di una bufera mediatica per alcuni post sui social, ha rinunciato all’incarico.

Come è andata la prima notte in carcere a Verona di Filippo Turetta

Dopo il colloquio di sostegno con uno psichiatra nel pomeriggio di sabato e dopo il primo incontro col suo legale Giovanni Caruso (l’avvocato Emanuele Compagno ha lasciato l’incarico), Filippo Turetta ha trascorso la prima notte nel carcere di Verona.

Il giovane è stato collocato nel reparto infermeria, dove dovrà restare per qualche giorno, sottoposto alle valutazioni psicologiche e psichiatriche prima di essere trasferito nella sezione “Protetti”, quella cioè riservata ai detenuti per reati a “forte riprovazione sociale” che, a loro tutela, non devono avere contatti con persone in carcere per altre tipologie di reati.

Turetta si trova in una cella assieme a un altro detenuto, anche lui in carcere per reati molto gravi e dello stesso genere. Il ragazzo è sorvegliato a vista dagli agenti di Polizia penitenziaria, anche di notte, per evitare gesti autolesionistici.

Come riportato dall’agenzia ‘ANSA’, Turetta è stato descritto da chi ha avuto modo di vederlo in carcere, tra cui anche il suo difensore, come “provato, disorientato“, ma anche assente, rassegnato alla sua condizione, silenzioso.

Il ragazzo non potrà vedere i suoi genitori fino a dopo l’interrogatorio davanti al gip, fissato per martedì 28 novembre.

Filippo Turetta è atterrato in Italia, all’aeroporto di Venezia, nella giornata di sabato 25 novembre.

La richiesta di Filippo Turetta in carcere

‘La Repubblica’ riporta alcune parole che Filippo Turetta avrebbe pronunciato in carcere. Tra le (poche) domande che il giovane avrebbe fatto, una sarebbe stata:

“Quando posso vedere i miei genitori?”

L’avvocato Giovanni Caruso ha detto a proposito delle sue condizioni: “È molto provato, disorientato, anche se con lui sono riuscito ad avere un’interlocuzione accettabilmente comprensibile ed è in condizioni di salute accettabili”.

L’avvocato Emanuele Compagno ha rinunciato all’incarico di legale di Turetta

Il professor Giovanni Caruso, avvocato di fiducia di Filippo Turetta, è ormai anche l’unico legale del giovane accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, dal momento che l’avvocato d’ufficio Emanuele Compagno ha rinunciato all’incarico.

Compagno, nei giorni scorsi, era finito nella bufera per alcuni post social sulla violenza di genere ma il legale ha fatto sapere che le recenti polemiche non hanno alcun legame con la sua decisione.

Fonte foto: ANSA & Twitter Matteo Salvini

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