Previsioni di Giuliacci sul 2024 e il cambiamento climatico: perché potrebbe essere un anno ancora più caldo
Il 2023 è stato l'anno più caldo della storia ma nel 2024 le temperature medie potrebbero salire ancora. Secondo Mario Giuliacci, è "quasi scontato"
Il 2023 è stato l’anno più caldo della storia, anche in Italia (la conferma arriva dai dati ufficiali del Cnr). Ciò è inoppugnabilmente causato dal cambiamento climatico, dovuto alle emissioni di Co2 a livello mondiale, che non diminuiranno nell’immediato: per questo nel 2024 le temperature medie saranno ancora più alte. Si tratta di una previsione “quasi scontata”, secondo il meteorologo Mario Giuliacci.
Mario Giuliacci e il caldo nel 2024
“Visto che la causa più probabile è l’immissione di gas serra provocata dal consumo di combustibili fossili, siccome il consumo aumenta di anno in anno e siamo arrivati a quasi 40 miliardi di tonnellate all’anno, è chiaro che consumando più petrolio, più carbone e più gas naturale ovviamente aumenterà la Co2 nell’atmosfera e il contributo dell’effetto serra“, spiega Giuliacci, ospite del programma televisivo Cartabianca (Rete4), nella serata di giovedì 2 gennaio.
“Darei per scontato che il 2024 sarà ancora più caldo – continua -. Non dobbiamo dimenticare che il secondo anno più caldo è il 2022, il terzo anno più caldo è il 2018, il quarto il 2012“.
Il meteorologo prosegue il suo intervento nella trasmissione condotta da Bianca Berlinguer spiegando che il surriscaldamento climatico è evidente (“lo dicono i termometri”).
L’uomo , aggiunge, ne è responsabile, per quanto si possa discutere in quale percentuale.
Poi, sul rischio tra qualche decennio di non vedere più la neve in Italia, spiega: “Potrebbe avvenire. Dipende da quando il consumo di petrolio inizierà a diminuire”.
“Si pensa che il peak oil – il picco di consumo di petrolio – sarà tra il 2025 e il 2030“. Tutto dipenderà da “quanto rapidamente sapremo impiegare le energie rinnovabili“, conclude Giuliacci.
Meteo e temperature nel 2023
Il caldo registrato nell’estate 2023 ha raggiunto picchi anomali in tutto il mondo e anche in Italia, proseguendo per tutto l’Autunno e per la prima parte dell’Inverno (a Dicembre abbiamo registrato valori sopra i 20°C in Piemonte, Lombardia e tante zone del Centro-Sud).
Non solo temperature roventi: nel corso dello scorso anno abbiamo assistito anche a tantissimi eventi meteo estremi, tra grandine gigante (chicchi fino a 19 cm in Friuli Venezia Giulia) e le alluvioni devastanti in Emilia Romagna e Toscana.