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Pregliasco e il sasso lanciato mentre parlava di Covid a Barletta: "Insulti e minacce dai no vax". Lo sfogo

Sasso sul palco a Barletta mentre Fabrizio Pregliasco parla di Covid: il racconto del virologo

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Fabrizio Pregliasco ha accennato al Covid, senza creare allarmismi, e sul palco è piovuto un sasso. L’episodio si è verificato a Barletta, dove è stato invitato all’evento “Oscar del libro” all’Anfiteatro Castello per la premiazione del volume che ha scritto con la giornalista Paola Arosio, “I superbatteri. Una minaccia da combattere”.

Barletta, Pregliasco parla di Covid e piove un sasso sul palco

Il virologo, raggiunto da Corriere della Sera, ha spiegato cosa è accaduto. Inizialmente non si è accordo del sasso scagliato sul palco in quanto stava parlando e di fronte aveva due riflettori che lo abbagliavano.

“Ho sentito solo un tonfo sul palco – ha raccontato -. Si è accorta del sasso la giornalista che era a fianco a me, Manila Gorio. Ha subito fermato il dibattito chiedendo ai responsabili di farsi avanti evidenziando la gravità dell’atto, scusandosi con me e con i presenti”.

Dopo lo spiacevole accaduto, Pregliasco ha proseguito il suo discorso, sottolineando che ha parlato “con toni assolutamente tranquilli sulla convivenza con il Covid, senza enfasi e senza alcun allarmismo”.

Pregliasco: “Sasso? Episodio spiacevole ed esagerato”

Ma quel sasso era diretto a lui o no? “Il sasso è arrivato vicino, ma non ho idea se volessero davvero colpirmi o hanno sbagliato mira. Certo è che noi eravamo sul palco dell’anfiteatro, posto in basso, mentre il pubblico era seduto sugli scalini e la pietra è stata lanciata dall’alto”.

“È stato un episodio spiacevole, che ho trovato davvero un po’ esagerato”, ha spiegato sempre il virologo.

Pregliasco ha poi aggiunto di aver ricevuto molti messaggi di solidarietà da parte dei colleghi e di alcuni politici.

Le minacce e gli insulti dei no vax

Già in diversi altri frangenti il medico si è ritrovato in situazioni tese e ad avere a che fare con i no vax. Nel marzo 2022 gli hanno persino fatto recapitare una lettera con dentro un proiettile in università.

“Sì – ha spiegato -, il proiettile era accompagnato da una lettera di minacce. Mi accusavano di consigliare un vaccino neurotossico ai bambini e promettevano di sparare alla pancia e alle gambe a me, ai miei figli e ai miei familiari con l’intento di farmi soffrire. Per mesi mi hanno telefonato a tutte le ore del giorno e della notte per insultarmi“.

Fonte foto: ANSA

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