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Pregliasco, contagi Covid: quando ci sarà il picco e chi avrà bisogno della "quinta, sesta dose"

Il virologo Fabrizio Pregliasco prevede che il picco di contagi Covid a fine gennaio raggiungerà i 200mila casi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Vedremo un picco che io temo si sposterà come minimo verso la fine del mese di gennaio e vedremmo l’impatto sul servizio sanitario”. Così  Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi di Milano, a margine di un convegno Anpas, in merito all’aumento esponenziale in Italia dei contagi Covid.

“Nella previsione prefestiva – ha aggiunto – immaginavamo e purtroppo abbiamo centrato l’obiettivo dei 100 mila, ma a questo punto potremmo raggiungere anche nel picco complessivo 200 mila casi”.

Pregliasco, Covid: “Vaccinati se non evitano il virus lo subiscono in modo irrisorio”

L’infettivologo cerca comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno, sottolineando che la “fortuna è che la gran quota di vaccinati se non riescono a evitare il Covid comunque lo subiscono”.

Un’immagine del virologo Fabrizio Pregliasco

“E lo stiamo vedendo come dimostrazione di efficacia – in modo del tutto irrisorio, praticamente asintomatico. Io credo che la vaccinazione Covid diventerà un appuntamento annuale, come quella anti influenzale”, ha precisato il virologo.

Per quel che riguarda l’evoluzione del virus, ha dichiarato che ci “saranno altre ondate, come presenza endemica, in futuro”. “Io – ha evidenziato – mi immagino che quarta, quinta, sesta dose... possano esserci come la vaccinazione antiinfluenzale, probabilmente targhettate nei soggetti più a rischio e più esposti”.

Pregliasco: “Dispiacere nel vedere che non ci sia un gran voglia di vaccinare i bimbi”

Capitolo vaccinazioni nelle fasce di età dei bambini. “Un dispiacere vedere che non ci sia una grossa voglia di vaccinare i bimbi più piccoli”, ha dichiarato il virologo, ricordando che “è dimostrata l’efficacia, la sicurezza (del vaccino, ndr) ma soprattutto è dimostrato tristemente un effetto negativo diretto della patologia Covid anche nei più piccoli e più giovani”.

Secondo Pregliasco e i dati da lui vagliati, in questo momento i bambini “sono molto colpiti” dalle nuove varianti. Assai di più rispetto a ciò che capitava con “l’originale di Wuhan” che “non aveva quella caratteristica di aggredire così i più piccoli, cosa che invece fanno la variante Delta e Omicron”.

“Più persone vaccinate, meno il virus si diffonde”, ha concluso il direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi di Milano.

Fonte foto: ANSA
Quarta dose contro la variante Omicron: cosa dicono gli esperti da Bassetti a Pregliasco

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