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Pozzolo indagato anche per porto abusivo di armi: perché avrebbe dovuto lasciare a casa proprio quella pistola

Il deputato Emanuele Pozzolo indagato anche per porto abusivo di armi nell'ambito dell'inchiesta sulla pistola portata a Rosazza a Capodanno

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Nuovo capitolo nel caso relativo a Emanuele Pozzolo. Il deputato, sospeso da Fratelli d’Italia, è indagato dalla Procura di Biella anche per porto abusivo di armi nell’ambito dell’inchiesta sul ferimento di Luca Campana alla festa di Capodanno a Rosazza. La nuova accusa deriva dal fatto che la mini-pistola da cui è partito il colpo, di proprietà di Pozzolo, sia un’arma da collezione. Il parlamentare avrebbe quindi dovuto lasciarla a casa e non portarla con sé, a prescindere dal regolare porto d’armi.

Il nodo del porto d’armi di Pozzolo

Emanuele Pozzolo ha un regolare porto d’armi, ma è indagato dalla Procura di Biella per porto abusivo.

Il motivo è che la sua pistola, un revolver North American Arms Provo Ut calibro 22 long rifle, è una mini-pistola di una decina di centimetri, tanto piccola da poter stare in una mano.

Il modello della pistola sequestrata a Emanuele Pozzolo

Il problema per il deputato, in questo caso, è che la pistola – sequestrata subito dopo Capodanno insieme a munizioni e proiettile estratto dalla coscia di Luca Campana – è considerata da collezione.

In sostanza, Pozzolo l’avrebbe dovuta lasciare a casa, a prescindere dal porto d’armi.

L’esame dello stub

Le indagini sul porto d’armi abusivo restano comunque in secondo piano rispetto a quelle in corso per scoprire chi abbia effettivamente sparato.

L’esito dell’esame dello stub ha evidenziato la presenza di tracce di polvere da sparo sulle mani di Pozzolo, ma soprattutto sui suoi vestiti.

Secondo la linea difensiva del deputato, rappresentato dall’avvocato Andrea Corsaro, questo confermerebbe che a sparare non sia stato il parlamentare, ma che quest’ultimo fosse semplicemente vicino a colui a cui sarebbe invece partito il colpo.

L’appello a Pozzolo di Italia Viva

Il dibattito è inevitabilmente anche politico, dato che oltre a un deputato è coinvolto il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, presente all’ormai famosa festa di Capodanno.

Enrico Borghi, senatore di Italia Viva, ha rivolto un appello sui social a Emanuele Pozzolo: “Dica la verità. Non abbia paura di dire lui la verità perché tanto se non la dice lui, verrà fuori comunque. Non abbia paura di Delmastro e del suo giro stretto. Tutti abbiamo capito che Pozzolo ha paura di dire la verità. Quello che non sappiamo è il perché. Coraggio, onorevole Pozzolo. La verità, in una repubblica democratica, non fa e non deve far paura”.

Fonte foto: ANSA

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