Poliziotti uccisi a Trieste, la denuncia dei sindacati
Il Sap segnala difetti nelle fondine delle pistole estratte ai due agenti uccisi
Sarebbe stato un difetto nelle fondine a costare la vita a Pierluigi Rotta, 34 anni e Matteo De Menego, 31, i due poliziotti uccisi venerdì durante una sparatoria all’interno della Questura di Trieste. La denuncia arriva dal SAP, il Sindacato Autonomo di Polizia. Nell’ambito delle indagini le fondine delle due vittime sono state sequestrate per verificarne l’integrità. Da una prima analisi, non risulterebbero danni da comprometterne la funzionalità.
Chi erano i due poliziotti uccisi nella sparatoria di Trieste
Stefano Paoloni, segretario generale del SAP, va all’attacco dichiarando al Corriere della Sera che “Uno dei due agenti aveva già avuto problemi con la fondina rotante e gliene era stata data un’altra di vecchio tipo che non permette di bloccare l’arma al suo interno”.
“All’altro collega che invece aveva la nuova fondina rotante – continua Paoloni – è stata sfilata l’arma insieme al dispositivo di contenimento, poiché il supporto ha ceduto rompendosi”.
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“Questo è un difetto che come Sap stiamo denunciando da circa un anno con continue note al Dipartimento, il quale giorni fa ci ha anche risposto dicendo che sono in corso verifiche volte alla ricerca di soluzioni per le criticità rilevate. Abbiamo sempre denunciato questa anomalia che stavolta si è rivelata fatale. Se la dinamica dovesse essere confermata sarebbe di una gravità inaudita e qualcuno dovrà assumersene la responsabilità”, conclude il segretario del SAP.
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