Pm Tarfusser censurato dopo la revisione del processo della strage di Erba: il magistrato è una furia
Cuno Tarfusser commenta la sanzione del Csm dopo la sua istanza di revisione del processo per la strage di Erba: "Rifarei tutto"
Il pm Cuno Tarfusser è stato sanzionato dalla sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura per aver trasmesso al procuratore generale Francesca Nanni l’istanza di revisione del processo per la strage di Erba. Il Csm gli ha inflitto la sanzione della censura, ma l’intervento non farà arretrare il pm, stando alle sue parole. Al contrario, Cuno Tarfusser dichiara che rifarebbe ciò che ha fatto.
- Tarfusser sanzionato, la reazione
- Perché il pm è stato sanzionato
- La revisione del processo della strage di Erba
- Parlano i figli di Mario Frigerio e Valeria Cherubini
Tarfusser sanzionato, la reazione
“Rifarei esattamente quello che ho fatto”, ha dichiarato Cuno Tarfusser come riporta ‘Il Messaggero’. Il pm potrebbe valutare l’idea di ricorrere in Cassazione contro la censura, ma attenderà le motivazioni della sentenza.
“Non ho fatto nulla di quello di cui sono incolpato”, sostiene Tarfusser, che si dice convinto di non aver “violato alcuna norma perché questa norma non c’è“, nel senso che non esisterebbe “una norma che regoli la mia vita privata”. Pertanto, Cuno Tarfusser sostiene di non aver “leso l’onore e il prestigio della magistratura”.
“Mai mi sarei aspettato, dopo 40 anni di servizio […] di trovarmi davanti alla sezione disciplinare del Csm per avere svolto il mio ministero”, ha aggiunto.
Per questo motivo, Cuno Tarfusser non manifesta ripensamenti: “Ho fatto bene ad agire come ho agito, altrimenti non saremmo alle porte della riapertura del processo”. Il 1° marzo, infatti, si terrà la prima udienza presso la Corte d’Appello di Brescia per valutare l’istanza di revisione del processo.
Perché il pm è stato sanzionato
Secondo le linee guida della Procura generale di Milano, l’istanza di revisione del processo sarebbe competenza dell’Avvocato generale e del Procuratore generale.
Secondo il Csm, invece, Cuno Tarfusser avrebbe depositato l’istanza senza delega alcuna presso la segreteria della Procura generale, senza mai consultare la pg Francesca Nanni. Per fare questo, Tarfusser avrebbe incontrato i legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi per poi studiare la documentazione di parte.
La pg Nanni ha dato parere negativo e ha trasmesso tutto alla Corte d’Appello di Brescia.
La revisione del processo della strage di Erba
Il 1° marzo, come già detto, la Corte d’Appello di Brescia discuterà l’istanza e valuterà se accogliere le nuove prove presentate dai legali dei coniugi Romano, che sostengono l’estraneità dei loro assistiti dai fatti.
Verso la fine di febbraio è stato reso noto un video registrato nel 2007 da un colloquio tra Olindo Romano e Massimo Picozzi nel quale il netturbino raccontava i dettagli della strage.
Parlano i figli di Mario Frigerio e Valeria Cherubini
Ascoltati dall”Adnkronos’ Elena e Andrea Frigerio, figli di Mario Frigerio e Valeria Cherubini, hanno espresso il loro pensiero sull’udienza del 1° marzo.
“La nostra speranza è, soprattutto, che venga messa la parola fine a tutto questo clamore, a questo accanimento e che finalmente i nostri cari possano riposare in pace e con il rispetto che meritano”, hanno detto, confessando che da quella maledetta sera dell’11 dicembre 2006 “non abbiamo avuto modo di far rimarginare le ferite”.