Pizzeria di Giovanna Pedretti riapre a Sant'Angelo Lodigiano dopo il caso della recensione, locale cambia nome
L'ex "Le Vignole" di Giovanna Pedretti cambia nome e diventa "Da Nello", con la pizzeria a Sant'Angelo Lodigiano che sarà gestita dal marito e dalla figlia della 59enne morta
A Sant’Angelo Lodigiano riapre la pizzeria finita al centro della cronaca nera per la morte di Giovanna Pedretti, la ristoratrice che si è tolta la vita a gennaio dopo il caso della recensione e la gogna social conseguente. A rimettere in sesto l’attività Nello D’Avino e Fiorina, marito e figlia di Giovanna che hanno deciso di cambiare il nome al locale.
- Riapre la pizzeria di Giovanna Pedretti
- Non più "Le Vignole", ma "Da Nello"
- Gli auguri e il tifo del paese
- Pedretti e l'indagine su istigazione al suicidio
Riapre la pizzeria di Giovanna Pedretti
Ad alzare le saracinesche della pizzeria, con un locale rinnovato, sono stati Nello e Fiorina, marito e figlia di Giovanna.
La riapertura è avvenuta nelle scorse ore, e padre e figlia hanno deciso di ripartire con calma. Infatti non si tratterà più di pizzeria con servizio ai tavoli, ma solo d’asporto.
Non più “Le Vignole”, ma “Da Nello”
Per tutti ancora per un po’ resterà di certo “Le Vignole”, ma il locale di Giovanna Pedretti è un lontano ricordo.
Se le mura restano quelle, a cambiare è gestione e nome, perché Nello D’Avino e la figlia Fiorina hanno deciso di cambiare.
La pizzeria, infatti, si chiamerà “Da Nello” e la riapertura è stata accolta con tanto entusiasmo da parte dei cittadini.
Gli auguri e il tifo del paese
In tanti, appresa la notizia del ritorno in affari del marito e della figlia di Giovanna, hanno tenuto a fare gli auguri e il personale in bocca al lupo ai due.
Tra i clienti affezionati, infatti, si attendeva da tempo la riapertura per poter rivedere Nello e Fiorina e tornare a ordinare la pizza.
Pedretti e l’indagine su istigazione al suicidio
Intanto prosegue l’inchiesta sulla morte di Giovanna Pedretti, trovata a gennaio sulle rive del Lambro. La 59enne, infatti, si sarebbe tolta la vita dopo la gogna social causata da quel post discriminatorio ai danni di disabili e omossessuali che risulterebbe fake.
A mettere in atto il debunking era stato il food blogger Lorenzo Biagiarelli per cui sarebbe stata la stessa ristoratrice a postare il messaggio finito per avere risalto. Una scoperta che ha provocato l’indignazione generale e che, qualche giorno dopo, ha portato la donna a togliersi la vita.
La Procura di Lodi ha aperto un fascicolo per chiarire chi abbia effettivamente scritto il messaggio e l’inchiesta sulla morte prosegue con l’ipotesi di istigazione al suicidio.