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Pirateria online, la stretta anti “pezzotto” prevede fino a tre anni di carcere e multe per 15mila euro

Il Senato ha dato il via libera alla nuova legge contro la pirateria online, aumentate le sanzioni anche per gli utenti finali

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Il Senato ha approvato la nuova legge contro la pirateria online. La politica ha dato una stretta alla diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore con la cosiddetta “legge anti pezzotto”, dal nome di uno dei metodi più diffusi per guardare contenuti piratati. La stretta prevede fino a tre anni di carcere e multe fino a 15mila euro. Inoltre, la legge prevede il blocco immediato dell’indirizzo Ip da cui parte il segnale pirata che viene poi diffuso dai tanti siti web illegali.

Una legge attesa dalla Lega Calcio

La “legge anti pezzotto” è stata accolta con favore soprattutto dalla Lega Calcio e dalle società che prenderanno parte all’asta per l’assegnazione dei diritti sulle prossime cinque stagioni del campionato di calcio di Serie A. Al momento, secondo le stime, sono cinque milioni gli italiani che utilizzano servizi illegali per vedere le partite.

Ovviamente provocando una pesante perdita per le piattaforme che pagano centinaia di milioni di euro per trasmettere in modo legale campionati e coppe europee.

I nuovi poteri dell’Agcom

Grazie a quanto previsto dalla nuova legge, l’Autorità garante per le comunicazioni avrà il potere di disabilitare l’accesso al sito pirata entro trenta minuti, anche avvalendosi di provvedimenti cautelari urgenti. Un modo, questo, per cercare di superare la lentezza con la quale negli anni passati venivano oscurati tali siti, che solitamente riaprivano i battenti modificando leggermente il nome dopo essere stati chiusi.

In ogni caso, finora la chiusura è quasi sempre avvenuta molto dopo la fine della trasmissione della partita in maniera illegale.

La stessa Agcom ha la facoltà di informare immediatamente la magistratura per avviare indagini utili a risalire al titolare della pagina attraverso il tracciamento dei pagamenti.

Aumentate le sanzioni per gli utenti finali

La legge approvata in Senato, inoltre, aumenta le sanzioni per gli utenti finali, che se colti sul fatto possono essere sanzionati anche fino a cinquemila euro.

Non solo, quindi, gli utenti finali dei servizi pirata avranno vita più difficile per cercare un sito, ma rischiano multe molto severe.

“Con l’approvazione del testo all’unanimità, sia alla Camera sia al Senato, sulla pirateria digitale abbiamo scritto una pagina parlamentare di collaborazione nazionale. Abbiamo dotato la nazione di una tutela adeguata al diritto d’autore e ai diritti connessi, nel rispetto, ovviamente, dei diritti alla libertà di manifestazione del pensiero e di cronaca, che sono, per noi, principi basilari dell’espressione sulla rete”, ha commentato il presidente della Commissione cultura ed editoria della Camera, e primo firmatario della legge, Federico Mollicone.

Fonte foto: ANSA

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