Pier Ferdinando Casini attacca in Senato, Giorgia Meloni risponde piccata: "Mai parlato male dell'Italia"
Giorgia Meloni ha risposto in maniera piccata alle accuse di Pier Ferdinando Casini in Senato: ecco cosa ha detto la premier
Botta e risposta serrato in Senato tra Pier Ferdinando Casini, eletto nelle liste del Partito Democratico, e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo scontro verbale è avvenuto a Palazzo Madama, durante il dibattito sulle comunicazioni del governo in vista del Consiglio dell’Unione europea. Casini ha richiamato Meloni su temi legati alla posizione italiana in Europa, ma la risposta della premier non si è fatta attendere.
- Le parole di Pier Ferdinando Casini
- L'attacco di Casini a Meloni: cosa ha detto
- La risposta di Giorgia Meloni a Pier Ferdinando Casini
Le parole di Pier Ferdinando Casini
“Noi dobbiamo essere sovranisti europei, se andiamo in ordine sparso non c’è soluzione per l’Italia, non c’è soluzione per nessuno, per la Francia e per la Germania. In ordine sparso tra giganti come India e Brasile non ce n’è per nessuno, abbiamo a stento il 20% del Pil mondiale, l’Europa è marginalizzata”, ha detto Pier Ferdinando Casini.
Poco dopo è arrivato l’attacco diretto a Fratelli d’Italia e alla coalizione di governo sulle posizioni considerate troppo vicine a quelle di Vladimir Putin.
L’attacco di Casini a Meloni: cosa ha detto
Rivolgendosi direttamente a Giorgia Meloni, Casini ha detto che “non è Alice nel paese delle meraviglie”.
Il riferimento di Casini è alle “dichiarazioni filo-Putin” che “venivano dalle parti della sua maggioranza” con “ben due dei principali leader che sono stati in Crimea nonostante le dichiarazioni di illegalità degli organismi internazionali”.
“Abbiamo sentito critiche contro le sanzioni russe, le alleanze con Le Pen e lo stesso rapporto con i Paesi di Visegrad è in contrasto di interesse con l’Italia”, ha proseguito Casini.
La risposta di Giorgia Meloni a Pier Ferdinando Casini
Un attacco frontale al quale Giorgia Meloni ha risposto immediatamente. Qualcuno sosteneva che l’Italia sarebbe stata isolata con il governo Meloni ma noi siamo un paese fondatore della Ue, un paese centrale, quindi come sarebbe stato possibile questo, il problema siamo noi, la nostra stessa considerazione”, ha esordito la premier.
“In campagna elettorale c’erano leader che facevano interviste con testate estere sostenendo che se avesse vinto la sottoscritta avremmo avuto rischi in termini sociale, di unità di paese con un paese in bancarotta“, ha proseguito Giorgia Meloni.
Poi l’affondo finale rivolto a Casini: “Lei capisce cosa significa andare in giro a spaventare gli investitori? Voi sapete che io sono presidente dei conservatori europei, e credo si debba dare atto che non ho mai rilasciato interviste alla stampa straniera quando ero all’opposizione. Non potevo parlare male dell’Italia fuori dai confini, è un fatto di costume e di amore per il proprio paese”, ha concluso Meloni.