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CRONACA NERA

Picchiata e minacciata con una pistola a Como per gelosia dal compagno: non poteva nemmeno usare il telefono

Un uomo ha puntato la pistola contro la compagna al culmine di una lite: la donna si è ribellata e ha denunciato anni di violenze

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Costretta da anni a subire i soprusi del compagno, picchiata e insultata, fino alla preclusione di ogni forma di libertà personale, anche solo con il telefonino. Una forma di gelosia tossica culminata con la minaccia di una pistola che ha portato la donna a ribellarsi a rivolgersi alle forze dell’ordine. È successo in provincia di Como. In manette un 48enne che ora dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia.

Una relazione tossica tra gelosia e abuso di alcol

Come ricostruisce ‘Como live’, tutto sarebbe iniziato nel 2016. La coppia viveva a Mariano Comense, in provincia di Como.

In quell’anno è iniziata la loro relazione, ma anche l’inferno della 46enne che ha scelto di denunciare il compagno. Da subito, infatti, l’uomo avrebbe assunto atteggiamenti vessatori nei confronti della donna continuamente sottoposta ad umiliazioni arrivando a ricevere anche degli sputi.

Mariano Comense (Como), una donna è stata picchiata e minacciata con una pistola dal compagno, che è stato arrestato

Negli anni le violenze si sarebbero intensificate, specialmente dopo la nascita del figlio. L’uomo avrebbe procurato a più riprese lesioni dovute alle ripetute percosse.

Al comportamento aggressivo, da parte dell’uomo si aggiungeva uno sconsiderato abuso di alcol.

Alla base delle violenze c’era una gelosia che aveva portato la donna ad essere vittima anche di controlli ossessivi.

Le veniva impedito, addirittura, di avere una propria indipendenza economica, di frequentare amici e di utilizzare liberamente il telefonino.

La minaccia con la pistola

‘Il giorno’ scrive che il punto di rottura è stato raggiunto nel marzo 2023, quando il 48enne ha puntato la pistola contro la compagna al culmine di una lite.

L’uomo ha estratto l’arma davanti al piccolo di cinque anni e l’ha puntata alla testa della compagna. Per questo la donna, esasperata, si è recata subito presso la caserma dei carabinieri di Mariano Comense e ha raccontato ai militari tutti quegli anni trascorsi all’insegna della violenza e dei maltrattamenti.

I carabinieri, di concerto con il magistrato di turno della Procura di Como, hanno subito messo in sicurezza la 46enne insieme al figlio in una struttura protetta.

L’arresto

Il 24 aprile i carabinieri della tenenza di Mariano Comense della compagnia di Cantù hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Como.

I militari hanno sequestrato l’arma all’uomo, regolarmente detenuta per il suo lavoro da guardia giurata, e hanno perquisito l’abitazione.

All’interno i carabinieri hanno rinvenuto altre due pistole insieme a tre fucili, armi regolarmente registrate ma ora sequestrate in forma cautelativa.

Ora il 48enne si trova al carcere Bassone di Como e dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia. Un altro caso di violenza domestica, quindi, come quello verificatosi a Monza in cui un uomo è stato arrestato grazie alla segnalazione della figlia che aveva assistito all’aggressione contro la madre.

Fonte foto: iSTOCK

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