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Piazza Armerina, 15enne morta impiccata: aggredito l'ex fidanzato, accusato di aver diffuso le foto intime

Giallo di Piazza Armerina, aggredito il 15enne accusato di essere in possesso di foto intime di Larimar Annaloro, la minore morta impiccata

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Qualcuno avrebbe aggredito il 15enne accusato di aver diffuso le foto intime di Larimar Annaloro, la ragazzina morta a Piazza Armerina (Enna) per un presunto gesto volontario. Le indagini non si fermano. Secondo gli esiti dell’autopsia, tuttavia, sul corpo della 15enne non sarebbero presenti segni di violenza, ma il lavoro degli inquirenti resta aperto su tutte le ipotesi. La famiglia della ragazzina resta convinta che non si tratti di suicidio.

Aggredito il 15enne “conteso”: la lite a scuola

Secondo Giornale di SiciliaRepubblica, sabato 9 novembre un gruppo di giovanissimi avrebbe aggredito il 15enne presumibilmente conteso tra Larimar Annaloro e la compagna di scuola. Secondo le prime ricostruzioni, infatti, prima di morire la ragazza avrebbe litigato con una compagna di scuola che la accusava di frequentare l’ex fidanzato.

Il giovane sarebbe dunque stato assalito da un gruppo di coetanei che lo avrebbero accusato di aver diffuso foto intime di Larimar Annaloro. Intorno a questa vicenda, ricordiamo, aleggia il sospetto che dietro la morte della 15enne ci sia lo spettro del revenge porn: qualcuno sarebbe stato in possesso di materiale audio e video che riguardava la vittima, che per questo motivo si sarebbe tolta la vita.

Si infittisce il giallo sulla morte di Larimar Annaloro, la 15enne morta impiccata a Piazza Armerina (Enna): il giovane “conteso” tra lei e la compagna di scuola è stato aggredito

Secondo alcune testimonianze, martedì 5 novembre Larimar Annaloro avrebbe litigato con una compagna di scuola durante la ricreazione. Secondo la ragazza, la 15enne le avrebbe “rubato l’ex fidanzato”. Stando alle testimonianze di alcuni studenti ascoltati da Repubblica, Larimar avrebbe ricevuto insultispintoni.

Ancora, testimoni riferiscono che la 15enne sarebbe stata “accerchiata da alcune amiche, pure loro l’hanno insultata in malo modo”. Su questo aspetto le versioni sono contrastanti: altri testimoni riferiscono che contro Larimar non sarebbero partiti spintoni né insulti. Secondo la dirigente scolastica, inoltre, si sarebbe trattato di una normale discussione. La Procura di Enna, tuttavia, ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti.

Nessuna traccia di violenza, secondo l’autopsia

Il 13 novembre sono arrivati i risultati dell’autopsia disposta dal procuratore per minorenni di Caltanissetta Rocco Cosentino e affidata al medico legale nominato dalla famiglia della ragazza, Giuseppe Bulla. “L’esame è stato molto lungo perché gli approfondimenti da fare sono delicati e ci serve acquisire altri dati”, ha detto il dottor Bulla a Repubblica.

Dall’analisi è emerso che sul corpo di Larimar Annaloro non sarebbero presenti segni di violenza, un dato che in parte conferma l’ipotesi presentata dai carabinieri di Piazza Armerina e della Procura di Enna sul gesto volontario, ma secondo Giuseppe Bulla “resta aperta ogni ipotesi”.

Le indagini, infatti, continuano e si concentrano sulla presunta lite avvenuta la mattina a scuola. Gli investigatori devono stabilire se nelle ore precedenti alla morte della 15enne ci siano stati eventi che possano averla condotta al tragico epilogo.

Cosa non torna nel caso di Piazza Armerina

Oltre alla presunta lite avvenuta a scuola, intorno alla morte di Larimar Annaloro roteano altri misteri. Come già detto, gli investigatori cercano di capire se la 15enne fosse vittima di revenge porn, ma del giallo fa parte un biglietto che il fidanzato della 15enne ha ricevuto da un altro coetaneo al quale Larimar lo avrebbe consegnato all’uscita da scuola, con il compito di recapitarlo al diretto interessato.

“Ti amerò anche nella prossima vita. Firmato: Lari”, queste le parole scritte a mano sul biglietto che il fidanzato ha consegnato agli inquirenti. Secondo la famiglia di Larimar Annaloro, nello specifico la sorella e la madre, quella non sarebbe la calligrafia della 15enne.

La ragazzina è stata trovata impiccata nel giardino della sua abitazione. “Mia figlia l’ho trovata in ginocchio sotto un grande albero, attorno al corpo aveva una lunga corda. Impossibile che abbia fatto tutto da sola”, ha detto la madre a Repubblica.

Fonte foto: iStock

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