Piano Colao sul tavolo di Conte, la Carfagna accende la polemica
La vicepresidente della Camera: "Non può essere usato come 'proprietà del governo'"
Otto settimane. Questo il tempo che è servito al manager Vittorio Colao, voluto dal premier Giuseppe Conte affinché pensasse alla gestione della fase successiva al lockdown, per presentare al governo l’omonimo Piano. Lo rende noto l’Ansa.
Si tratta di 120 schede e di approfondimenti divisi in 6 settori: Imprese e Lavoro; Infrastrutture e Ambiente; Turismo, Arte e Cultura; Pubblica Amministrazione; Istruzione, Ricerca e Competenze; Individui e Famiglie.
“Il Comitato – si legge nella nota diffusa -, che ha operato su base volontaria e senza costo alcuno per la collettività, ha ringraziato il Presidente del Consiglio per l’opportunità offerta di mettere a disposizione delle istituzioni della Repubblica le proprie competenze. Un particolare ringraziamento va ai funzionari delle Istituzioni che nelle otto settimane di lavoro hanno contribuito, agevolato e supportato sul piano tecnico le attività del Comitato”.
Il piano dovrebbe essere presentato ufficialmente nelle prossime ore, mentre le opposizioni chiedono che diventi pubblico in modo da essere consultato da tutti gli italiani.
“Il presidente del Consiglio – ha affermato la vicepresidente della Camera, Mara Carfagna – renda noto subito il testo integrale del piano Colao. Anche l’opposizione ha diritto di conoscerne il contenuto senza ulteriori attese: se davvero si punta a coinvolgere tutte le forze del Paese nella fase della ricostruzione e del cambiamento, il lavoro del gruppo Colao non può essere usato come ‘proprietà del governo’ né essere centellinato attraverso le indiscrezioni giornalistiche”.
“Servono trasparenza e coraggio – ha aggiunto – per aprire un grande dibattito pubblico finalizzato a decisioni condivise. In caso contrario, rischiamo che quanto prodotto dalla task force di esperti faccia la fine dei vecchi progetti di spending review: bellissimi, interessantissimi, finiti nel dimenticatoio in pochi giorni”.