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CRONACA NERA

Perizia psichiatrica per il killer di Paderno Dugnano, valutazione sul 17enne prima dell'udienza sulla strage

Una perizia psichiatrica è stata disposta dalla gip sul 17enne che ha ucciso a coltellate i suoi genitori e il fratello minore a Paderno Dugnano

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Una perizia psichiatrica è stata disposta dalla gip del Tribunale per i minorenni di Milano, Laura Pietrasanta, sul 17enne che, nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre, ha ucciso a coltellate i suoi genitori e il fratello minore di 12 anni nella loro villetta di Paderno Dugnano, nel Milanese.

Paderno Dugnano, perizia psichiatrica sul 17enne

La decisione della giudice, arrivata su richiesta della difesa, rappresentata dall’avvocato Amedeo Rizza, mira a chiarire lo stato mentale del giovane al momento del triplice omicidio, accertandone la capacità di intendere e volere.

Come riportato da Ansa, l’udienza preliminare per conferire l’incarico ai periti e ai consulenti di parte è stata fissata per il 24 ottobre.

I carabinieri davanti alla casa di Paderno Dugnano nella quale si è consumata la tragedia familiare

Questo passaggio processuale sarà cruciale per comprendere se il ragazzo fosse effettivamente in grado di valutare le proprie azioni nel momento del delitto e se possa essere ritenuto penalmente responsabile.

La difesa sta cercando di dimostrare che non vi fosse premeditazione, nonostante l’accusa sostenuta dalla procuratrice per i minori Sabrina Ditaranto e dalla pm Elisa Salatino, che hanno inserito l’aggravante nel capo di imputazione.

Il malessere prima della strage

Secondo quanto emerso dagli atti dell’inchiesta, il giovane avrebbe parlato di un malessere profondo che si era intensificato durante l’estate, portandolo a sentirsi estraneo rispetto alla propria famiglia e al mondo circostante.

Volevo proprio cancellare tutta la mia vita di prima”, ha messo a verbale, aggiungendo che non aveva un risentimento particolare nei confronti dei genitori o del fratello, ma che provava un senso di alienazione crescente.

Il 17enne avrebbe anche confessato di aver considerato altre opzioni prima della strage, come fuggire di casa o arruolarsi in Ucraina, ma di essersi trovato, infine, a scegliere la via più estrema.

Il trasferimento al carcere minorile di Firenze

Nel frattempo, il giovane è stato trasferito dal carcere minorile Beccaria di Milano a quello di Firenze.

Il trasferimento  è avvenuto dopo un incontro con i nonni, unici parenti stretti rimasti in vita, che hanno espresso il desiderio di continuare a stargli vicino durante questo difficile percorso giudiziario e psicologico.

Fonte foto: ANSA

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