Perché la Russia ha lasciato il Consiglio d'Europa e cosa c'è dietro questo gesto
La Russia lascia l'organismo che tutela i diritti umani nel continente, lanciando un messaggio molto chiaro alla comunità internazionale
La Russia lascia il Consiglio d’Europa. Lo comunica Sergey Lavrov, il ministero degli Esteri di Mosca, come riporta una nota dell’agenzia Tass in cui si legge che “il corso degli eventi è diventato irreversibile”. Dopo il bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol, da più parti è arrivata una dura condanna contro Mosca, con la possibile apertura di un processo per crimini di guerra.
- Le motivazioni della Russia spiegate dal ministro degli Esteri
- I rapporti tesi tra la Russia e il Consiglio d'Europa
- Cos'è il Cde e perché la decisione della Russia è importante
Le motivazioni della Russia spiegate dal ministro degli Esteri
“La Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall’Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti”, ha dichiarato Sergey Lavrov.
La decisione di uscire dal Consiglio d’Europa è stata presa a causa del comportamento “ostile” dei Paesi europei e della Nato, che contribuiscono alla “distruzione” del Cde stesso e dello spazio giuridico e umanitario del continente.
“La Russia non prenderà parte al tentativo di Nato e Ue di trasformare la più antica organizzazione europea in un altro luogo dove vengono esaltati i mantra della supremazia e del narcisismo dell’Occidente“, ha continuato. “Lasciamo che si divertano tra loro senza la compagnia della Russia”.
I rapporti tesi tra la Russia e il Consiglio d’Europa
“I membri dell’Unione Europea e della Nato, che sono ostili nei confronti della Russia, stanno abusando della loro assoluta maggioranza nel Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa”, ha sottolineato il ministro degli Esteri.
Già il 25 febbraio, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, il Comitato dei ministri aveva deciso di sospendere con effetto immediato la Federazione Russa dai suoi diritti di rappresentanza nel Cdm e nell’Assemblea Parlamentare.
Cos’è il Cde e perché la decisione della Russia è importante
Il Consiglio d’Europa, fondato nel 1949 per impedire il ripetersi degli orrori della Seconda Guerra Mondiale, è un’organizzazione internazionale esterna all’Unione Europea, e non deve essere confuso con gli organismi di quest’ultima, come il Consiglio europeo e il Consiglio dell’Unione Europea.
I suoi compiti sono quelli di tutelare i diritti dell’uomo e della democrazia parlamentare, sviluppare l’identità e i valori propri dell’Europa e permettere la stipula di accordi tra i 46 Paesi membri (erano 47 con la Russia). Tra i suoi organismi c’è la Corte europea dei diritti dell’uomo.
Contestualmente la Russia ha dunque detto addio alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Un segnale molto forte alla comunità internazionale, che rimarca l’imprevedibilità di Mosca e di Vladimir Putin in questo periodo storico.